Vero. Con Esopo, tanto per intenderci, io sono solamente cattivo; magari anche forte, nel senso di temibile in combattimento, ma non ho nemmeno un’oncia dell’arguzia di mia cugina la volpe, che invece ha sempre l’ultima battuta al termine di ogni favola. Questo un po’ secondo l’ideale greco del “Kalòs kai agazòs”: ciò che è bello è anche buono. Mi chiedo allora se non dovremmo considerare il Caravaggio come un grande artista, poiché nella vita era notoriamente un delinquente.
Poi, con Perrault e con i Grimm (o comunque con l’andare del tempo) le cose cambiano; divento di volta in volta più scaltro e più affascinante…
Compare Lupo, mi permetto di farle notare che la raffigurazione delle Sue gesta non cambia solo nel tempo, ma anche nello spazio…
Per esempio?
Per esempio, nel ‘ Cappuccetto Rosso’ secondo Perrault, la ragazza prima di essere sbranata si infila nel letto con lei travestito da nonna; nella vulgata inglese della stessa fiaba, invece, tale particolare viene omesso, e Cappuccetto viene castamente sbranata da posizione eretta…
E se ne stupisce? Mio ingenuo amico, non occorre essere né antropologi né storici o sociologi, per conoscere le abissali differenze tra l’educazione di stampo inglese e quella di origine latina; è abbastanza naturale che ciò che spaventa gli uni può stuzzicare gli altri, no? Comunque l’aspetto deduttivo che lei maliziosamente voleva farmi dire mi sa che sia a dovere esplicitato da Neil Jordan nel suo gradevolissimo “In compagnia dei Lupi”.
Ha notato ulteriori cambiamenti, nei tempi a noi più vicini?
Mi sembra che nell’ultimo secolo, soprattutto con la riscoperta delle antiche leggende sui licantropi, si sia venuta affermando sempre più una certa idealizzazione della mia figura da parte dell’uomo.
Idealizzazione? Ma i licantropi sono cattivi, no?
Non sempre e non tanto, come in “Wolf” di Nichols o come in “Underworld”, ma non è questo il punto; il punto è che sempre più spesso si direbbe che l’uomo si renda conto di una sua atavica invidia nei miei confronti; come se volesse per sé le caratteristiche che da sempre mi attribuisce. Ovvio che di queste alcune sono vere, e altre presunte o proprio false.
Può citarmene qualcuna?
Mah…fierezza,potenza, libertà, avventura…
Come nel capitolo finale di quel capolavoro assoluto che è “Il Richiamo della foresta”.
Già, da pasciuto e un po’ rammollito cane borghese Buck compie una metamorfosi a trecentosessanta gradi, fino a trasformarsi nello “spirito dei boschi”, temuto e rispettato dagli uomini e da tutti gli altri animali della foresta, e l’ultima descrizione lo coglie mentre corre nella notte, illuminato solo dalla luce della luna, al di là del bene e del male…
Più rassicurante l’immagine del lupo amico di Kevin Costner…
“Balla coi lupi” ha i pregi e i limiti del classico filmone hollywoodiano, prendere o lasciare…quindi per essere adeguatamente rassicurante mi mostra amico dell’uomo, anche se sempre con una certa indipendenza; tra l’altro, ci ha fatto caso?…Nei western gli indiani per diventare bravi devono aspettare il’68, con “Soldato Blu”; io invece devo aspettare altri vent’anni, perché l’anno di “Balla coi Lupi” è per l’appunto l’88!
Però recentemente con the Day after Tomorrow Lei torna cattivo, e tenta di azzannare le preziose terga di Dennis Quaid…
E’ un po’ l’andazzo generale dopo l’ubriacatura sessantottina, che non solo ha fatto diventare bravi gli indiani, ma pure gli extraterrestri… in questo senso “Indipendence day” è senz’altro un film di restaurazione; anch’io con Tennis Quaid mi sono adeguato.
Da quale attore vorrebbe essere interpretato, per una trasposizione cinematografica dei Tre Porcellini?
Non certo dal commissario Rex! No…scherzi a parte…Mah, da qualcuno particolarmente “Lupesco”, come John Cassavettes, o Martin Landau. Tra gli italiani, chi meglio di Alberto Lupo, che con quel nome non era certo un cane di attore?!
4 commenti
Aggiungi un commentoCaro Giorgio, non solo tifi per il lupo, ma parli pure di "ubriacatura sessantottina": attento, che il reato d'opinione è in agguato...
Bel pezzo.
Complimenti all'autore.
Mi è piaciuto parecchio questo articolo... sarà perchè amo la figura del lupo, sarà perchè rispondo "Viva il lupo!" quando mi augurano "In bocca al lupo", sarà perchè l'animale in questione è sempre stato bistrattato, sarà perchè questa sezione delle interviste impossibili è una delle mie preferite o perchè Giorgio... scrivi benissimo e hai idee interessantissime!
Complimenti!
adoro i lupi! viva il lupo! bell'articolo davvero
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