Più volte sono circolate voci insistenti secondo le quali Spider-Man 3 di Sam Raimi non sarà l'ultimo capitolo di questa redditizia serie.
Il primo a ventilare una simile ipotesi è stato proprio il regista americano che già nel maggio del 2005 aveva ipotizzato la possibilità di realizzare un'esalogia (notizie/2848/).
Lo scorso gennaio Raimi è tornato sull'argomento precisando che sarebbe disponibile a girare un quarto film a condizione che Tobey Maguire resti il suo Peter Parker (notizie/6990/).
Da parte sua l'attore californiano già da alcuni tempi ha messo in forse un'eventuale partecipazione a sequel (notizie/6808/). Secondo alcune interpretazioni le dichiarazioni erano frutto di un'abile mossa volta a ottenere un rinnovo contrattuale più vantaggioso.
Negli ultimi giorni, però, il quotidiano The Courier-Mail ha pubblicato un'intervista a Maguire che sembra aver ribadito l'intenzione di voler appendere al chiodo tuttina e ragnatela per concentrarsi su nuovi ruoli e film più "seri", come Intrigo a Berlino di Steven Soderbergh, che possano favorire la sua carriera.
"Credo che una trilogia sia una giusta conclusione. Questo film è la naturale conclusione del lavoro fatto perché le storie che hanno seguito i personaggi principali dei primi due film giungono alla fine."
Che questa sia davvero la fine del ragnetto cinematografico? Chissà se le alte sfere della Sony decideranno di riprendere un vecchio suggerimento di Kirsten Dunst, già da tempo stanca di interpretare il ruolo di Mary Jane Watson, che nel settembre 2004 ha proposto di far rimanere incinta la fidanzatina dell'eroe che nel frattempo muore (notizie/1802/). Non c'è che dire, un'ottima e funzionale soluzione che farebbe morire di crepacuore tutti i fan dell'arrampicamuri.
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