LONDRA — Una singolare riunione di acchiappafantasmi e azzeccagarbugli ha celebrato il bicentenario del fantasma di Hammersmith, protagonista di un misterioso incidente che ha appassionato per decenni esperti legali e fanatici dell'occulto.

Nella notte del 3 gennaio del 1804 un uomo di nome Francis Smith sparò un colpo di pistola contro una figura in bianco che egli credeva essere il fantasma che da giorni terrorizzava il quartiere dove viveva. Una volta avvicinatosi al corpo immobile, Smith scoprì con orrore che la forma bianca non era uno spettro bensì il corpo di un giovane muratore di 23 anni, James Milwood, vestito nella sua uniforme di lavoro. Quell'omicidio diede vita ad uno dei cavilli legali più intricati della storia britannica e ad una leggenda che tuttora appassiona i fanatici dell'occulto. Ancora oggi infatti, il Black Lion pub di Hammersmith, nell'ovest di Londra, la locanda nei pressi della quale ebbero luogo l'uccisione e le presunte apparizioni dello spettro, è una delle più visitate mete turistiche. E il 3 gennaio il Ghost Club - una delle organizzazioni del paranormale più antiche del Paese, della quale Charles Dickens fu co-fondatore nel 1862 - si è riunito proprio al Black Lion per celebrare il bicentenario dell'episodio.

A quanto pare l'eredità spettrale ancora incombe sul pub, nel quale, forse sentendo aria di compleanno, il fantasma si è fatto particolarmente arzillo negli ultimi mesi. «Lo chef che vive al piano di sopra è stato svegliato nel cuore della notte da qualcuno che lo chiamava per nome, i computer si accendono da soli ed a volte si sentono le assi del pavimento che scricchiolano anche quando non c'è nessuno», ha raccontato Kevin Sheehy, proprietario del pub. Alan Murdie, avvocato e presidente dell'organizzazione - che conta circa 50 membri e raccoglie un bizzarro miscuglio di esperti legali ed acchiappafantasmi - ha spiegato che il caso del «fantasma di Hammersmith» è divenuto una leggenda sia per via delle sue implicazioni legali che per la sua aura di mistero.