Durante la manifestazione Rovereto Venexiana la città trentina fa rivivere gli usi e i costumi, la cucina, la musica, le tradizioni della Repubblica Veneta. Gli anni del dominio del Leone Alato saranno rivissuti anche con spettacoli dal vivo, mercatini dal sapore antico con artigiani all'opera, giocolieri e cantastorie che animeranno l'intero centro storico.
Il programma:
venerdì 25 luglio
18.00 - apertura delle Mostre, delle Locande, dei Caffè e dei Bàcari
20.30 - Cortesela Bontadi
Pino Costalunga, Livio Pacella e Luciano Zanonato presentano Bulli e pupe del Rinascimento veneziano, un percorso poetico e musicale sulle cortigiane e donne di malaffare nella Venezia tra il Rinascimento e il Settecento.
Brani tratti dal poeta Ruzante e da Giorgio Baffo, il poeta veneziano “osceno” per eccellenza.
20.30 - Caffè Goldoni, cortile di Palazzo Pretorio, piazza Podestà
Schegge dal teatro di Carlo Goldoni con l’associazione CAST.
20.30 - Palazzo Diamanti, via della Terra
I Menestrelli di corte presentano ogni mezz’ora Racconti e musica cortese nella sala dell’affresco quattrocentesco.
21.00 - Cortile del Castello Veneto
La compagnia I Giullari dell’Allegra Brigata presenta Di terre in terre, i canti dell’anima - canti legati da brevi teatrazioni, recitazioni di testi e pensieri di uomini che in ogni tempo e in ogni luogo sono stati operatori di pace spesso offrendo alla storia il più alto tributo: se stessi.
21.00 - Piazza del Grano
La compagnia Pantakin presenta La moglie muta, spettacolo ispirato a una vicenda descritta nel libro di Rabelais Gargantua e Pantagruel.
Al consolidato gioco della commedia di stampo italiano si mescolano elementi di sapore più tragico e romantico che valorizzano la versatilità degli interpreti impegnati in una sarabanda di gag, cambi di scena e… stregoneria.
21.00 - Piazza San Marco
Il gruppo di danza Le Gratie d’Amore e l’ensemble Á Roue diretto da Marc Novara presentano Udrai melodie del bel sonare, danze e musiche di corte e di piazza tra Rinascimento e Barocco.
sabato 26 luglio
09.00 - apertura delle Mostre
16.00 - apertura dell’antico Mercato Veneto
in via della Terra e del Mercato
Veneziano in via Santa Maria
apertura delle Locande, dei Caffè e dei Bàcari
dalle ore 12 alle 14.30 e dalle ore 18 alle ore 24
18.00 - Piazza San Marco
La compagnia Questa nave presenta lo spettacolo di burattini La strega Rosega Ramarri. Anche le streghe si innamorano, ma quando lo fanno, nascono i guai: Arlecchino viene trasformato in lupo e Brighella, con l’aiuto dei bambini, cercherà di riportare le cose come prima.
20.00 - Corteo Storico da via Santa Maria a piazza San Marco attraverso le vie del centro
20.00 - Spettacolo itinerante per le vie del centro storico e in via Santa Maria
20.00 - Piazza delle Oche
Cena del Popolo
20.30 - Cortesela Bontadi
Bulli e Pupe del Rinascimento veneziano
20.30 - Palazzo Diamanti, via della Terra
Spettacolo con I Menestrelli di corte
21.00 - Caffè Goldoni, cortile di Palazzo Pretorio, piazza Podestà
La compagnia Ricercardanzando presenta A lieta vita amor ci invita, spettacolo di danze e canti rinascimentali. Rievocazione di una festa organizzata in onore del Doge e della Dogaressa della Serenissima.
21.00 - Piazza San Marco
La compagnia I Giullari del Diavolo presenta uno spettacolo medievale con numeri di improvvisazione, giocoleria, coinvolgimento del pubblico e suggestivi numeri di fuoco e sputafuoco.
21.00 - Piazza del Grano
I tre bravi, spettacolo di burattini e musica dal vivo con brani di Monteverdi e altri compositori cinquecenteschi con I Burattini dei Ferrari compagnia che per secolare tradizione si dedica al teatro di figura e possiede una preziosa collezione di burattini storici e la compagnia Musicibach composta da cantanti specializzati in musica antica.
21.00 - Corte Candelpergher, via S. Maria
La compagnia Luoghi dell’arte presenta Il gioco degli errori, un adattamento da un classico del teatro comico shakespeariano, in cui l’autore inglese attinse dalla commedia latina e da quella rinascimentale: equivoci, amori, inganni, lazzi, servi e padroni.
domenica 27 luglio
09.00 - apertura delle Mostre e dei Mercati di via della Terra e via Santa Maria
apertura delle Locande, dei Caffè e dei Bàcari
dalle ore 12 alle 14.30 e dalle ore 18 alle ore 23
20.00 - spettacoli itineranti nelle vie del centro storico e in via Santa Maria
20.00 - Caffè Goldoni, cortile di Palazzo Pretorio, piazza Podestà
Chicche dalla Commedia dell’arte con l’Associazione Cast e danze dal ’500 al ’700 con la Compagnia Ricercardanzando.
20.00 - Palazzo Diamanti, via della Terra
Spettacoli con I Menestrelli di corte
21.00 - Piazza del Grano
La compagnia I Giullari del Diavolo presenta Angeli sulle nuvole, rivisitazione in chiave contemporanea di uno spettacolo medievale con l’utilizzo di effetti tipici dei cartoons: le maschere in lattice.
21.00 - Piazza San Marco
La compagnia Il Gregge di Titiro presenta La gaia novella spettacolo musicale trasgressivo e divertente in cui si favoleggia una storia d’amore contrastato: ironico, piccante e ricco di doppi sensi.
21.00 - Corte Candelpergher, via S. Maria
La compagnia Questa nave presenta Per amore di Betìa tratto dalla Moscheta di Ruzzante, spettacolo di commedia dell’arte con i burattini.
Per ulteriori informazioni: APT Rovereto e Vallagarina
0464/430363
Comune di Rovereto, Assessorato al Turismo
0464/452141-452487
54 commenti
Aggiungi un commentoMolto rapidamente, ché sto sforando nell'ora della lettura e del riposo.
Se mi si preferisce schierato in qualche modo, allora sì, Feanor, mi si veda paladino del romanzo singolo e non della saga. Ma temo di non essermi reso giustizia, tentando di argomentare la mia posizione, per amor di chiarezza nei confronti di Frankifol.
Non sono affatto nemico delle saghe e dei dettagli. Ho calcato la mano, pur evidenziano la mia stessa inclinazione, e ora voglio ribadire che amo i dettagli, a patto che non soffochino la storia e offuschino i personaggi.
Ché, come si era detto altrove, le mie priorità sono personaggi, storia e ambientazione, in questo esatto ordine d'importanza.
Del resto, come la mia rubrica testimonia, spendo tante e forse troppe parole nel tentativo di far comprendere che nulla dev'essere lasciato al caso quando si crea un nuovo mondo. Esempi di abnegazione, come Jordan, vanno lodati per l'intento.
Ma non per questo valutati con occhio acritico nel caso in cui, per umana debolezza, non riescano a rendere equilibrata un'opera tanto voluminosa quant'è La Ruota del Tempo.
Il mio intento era considerare in separata sede saga e romanzo singolo, senza voler togliere grandezza all'una o all'altro. E se mi si vuol schierare...
Per rispondere a Frankifol, invece, dirò che non ho definito maestro del "dettaglio" Steven Erikson, ma capace di tratteggiare un mondo "realistico e credibile". Ciò che tu definisci furbo, Frankifol, e potresti aver ragione, è per me un diverso modo di intendere l'ambientazione. Non invasiva, ma di contorno ai personaggi e alle storie, al servizio degli aspetti più importanti (sempre secondo la mia scala di priorità).
Con ciò non voglio dire che Erikson abbia raggiunto lo stesso livello di realismo e dettaglio di Jordan (per fortuna, visti i miei gusti?), ma che sia riuscito, finora, a rendere il suo mondo vivido e non un semplice sfondo bidimensionale, come avviene in troppi romanzi.
Il suo modo di affrontare il romanzo è, per me, il migliore. Erikson fa ciò che io credo debba essere fatto. E come faccio - con risultati diversi, ovviamente.
Circa le Cronache del Mondo Emerso, il mio giudizio è piuttosto negativo. Licia lo conosce, avendola io stesso contattata privatamente a suo tempo, quando lessi il primo romanzo. Il secondo, sinceramente, attenderà molte altre letture; non mi preme leggerlo, per ora. Viceversa, leggerò con molto interesse, in futuro, un eventuale nuovo lavoro di Licia, a valle dell'esperienza di questa trilogia, sicuramente formativa.
Se vuoi riporterò il mio parere nella discussione corretta, qui andremmo troppo OT.
Se invece avessi avuto tempo, avresti affittato n'altre due pagine?
In ogni caso, guarda che un testo così lo scrivo molto rapidamente (è la rilettura che mi frega un po' di tempo in più, di solito).
Fai comme me, no rilllegere mai quelo cche scivi!
Io penso che, come al solito, la verità stia nel mezzo.
Secondo me, l'unica cosa che ha retto Jordan negli ultimi 4 libri è la sua bravura nello scrivere. In effetti, a parte qualche caso, la lettura scorre via molto fluida ed in generale il livello di interesse è sempre alto. Tale interesse è sì alto, ma scema presto una volta chiuso il libro, perchè i fatti narrati sono di secondo piano, spesso anche di terzo o quarto. Ecco perchè considero i primi 4 libri dei capolavori, perchè praticamente tutto quello che viene narrato è essenziale ai fini della storia. Viceversa, poco di quanto narra Jordan negli ultimi tomi sembra essere veramente essenziale alla storia. Risultato, piacere "effimero" che termina una volta concluso il libro.
Quello che voglio dire è che non penso sia possibile dire a priori "meglio una saga" "meglio un libro singolo", ma si può solo dire "meglio la storia". Ci sono storie che dicono quello che devono dire in 100 pagine, altre a cui ne servono 6000. Se Jordan avesse scritto 10 libri ai livelli di, per dire, Shadow Rising, penso che pochi lo considererebbero meno che un genio. O, per dirla in un altro modo, se Jordan avesse concluso 4 libri fa (com'era sua intenzione originale). Purtroppo così non è stato. Speriamo in un finale coi botti.
saluti a tutti
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