Novità riguardanti la nota maledizione di Tutankhamon, uno degli ultimi faraoni. Sulla rivista scientifica British Medical Journal, in un articolo firmato dallo storico Mark Nelson dell'università di Monash di Melbourne, la morte degli esploratori che violarono l'apertura della tomba nel 1922 fu dovuta a cause naturali. Insomma, nonostante gli incidenti misteriosi che colpirono i componenti della celebre spedizione, non si trattò di malefici. Semplicemente, era arrivato il momento.

Difficile, tuttavia, non fantasticare in modo macabro sul faraone portajella, dopo tutto quello che è successo. Gli esploratori erano Lord Carnarvon, morto nel 1923 dopo un'altissima febbre che gli causò orrendi incubi. Pochi mesi dopo toccò a sua moglie, che morì a causa di una puntura d'insetto. Aubey Herbert, fratellastro del conte, moriva in circostanze altrettanto misteriose. Passa una manciata d'anni e il cadavere di Richard Bethell, segretario dell'archeologo Carter durante gli scavi, fu trovato in un appartamento. Mica è finita qua, perché durante il funerale il carro funebre travolse e uccise due ragazzini. Il padre di Richart Bethell, Lord Westbury, si tolse la vita un anno più tardi. Georges Jay Gould, un miliardario americano e vecchio amico di Carnarvon, morì subito dopo aver visitato la tomba del faraone nella Valle dei Re. I decessi misteriosi furono, in tutto, sedici, e l'ultimo della lista fu James Breasted, che aveva fatto parte della spedizione del '22. L'unico a trovare divertente la storiella della maledizione del faraone fu Carter, che visse fino a 66 anni a Londra.