Da un mago ci si aspetterebbero miti differenti. Harry Houdini (alias Erik Weiss) e David Copperfield (David Seth Kotkin) sono un buon inizio. Se invece vogliamo rimanere in “materia” c’è solo l’imbarazzo della scelta: Silente, Sirius Black, Godric Grifondoro e tanti altri.

Dietro al volto di Harry Potter, almeno sul grande schermo, si nasconde però quello di un giovane attore, con miti ed esempi molto reali. Come raccontato dallo stesso Daniel Radcliffe in un’intervista apparsa sul settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni”, l’interprete del maghetto ha molti amori in Italia, anche se poco potteriani.

A Milano per la “Settimana della moda”, il diciassettenne (ne farà 18 il 23 luglio) artista britannico ha ammesso di essersi appassionato alla storia del “Risorgimento” italiano e in particolare a uno dei suoi protagonisti, "l’amazing” Giuseppe Garibaldi, che definisce il suo eroe preferito. L’Eroe dei due mondi è però solo uno dei suoi riferimenti italiani. L’altro, pur essendo meno altisonante e importante, gode di una fama – sportiva – altrettanto universale. Si tratta di Rino “ringhio” Gattuso, centrocampista del Milan e campione del Mondo con gli azzurri. Radcliffe ha affermato di averne apprezzato la grinta proprio durante la il mondiale tedesco.

E Harry Potter? Niente da fare, nessuna rivelazione, sorrisi di circostanza e accenni alla sua passione per la poesia. Il timore del giovane Daniel è, infatti, quello di legare troppo saldamente la sua immagine al paladino creato da J.K. Rowling. Ci sono destini ben peggiori...