Dopo Transformers, approda al cinema un must di chi era bambino o giù di lì negli Anni Ottanta, quando i computer erano cosa per pochi eletti e gli omini squadrati del World Soccer targato Sega Master System erano il massimo dei videogiochi, insomma in tempi in cui i giocattoli erano uno dei pochi passatempi casalinghi per i più giovani. Stiamo parlando dei G.I. Joe, i perfetti, ultatecnologici, spesso vagamente kitch supersoldati americani che tanti soldi hanno portato nelle casse della potente Hasbro; ancora oggi si tratta di una delle linee di giocattoli più amate (più oltreoceano che da noi), senza nemmeno troppi restyling rispetto al passato.
Il progetto sarà targato Paramount Pictures, e l’autorevole Variety ci fa sapere che la regia sarà affidata a Stephen Sommers, dietro la macchina da presa nelle due moderne incarnazioni cinematografiche della Mummia e del vampirico Van Helsing.
Forse non tutti sanno che i G.I. Joe sono nati come pupazzi (allora nessuno li chiamava action figures) intorno agli Anni Sessanta; allora avevano più o meno le dimensioni delle Barbie, e rappresentavano le forze speciali dell’Esercito degli Stati Uniti, di avventurieri, ma anche uomini bionici e super eroi. G.I. Joe nasce sulle pagine dei fumetti destinati all’esercito americano e indica in genere il soldato di fanteria, inteso come uomo forte, in gamba, risoluto.
I G.I.J oe conosciuti almeno per un paio di decenni dai bambini italiani sono un po’ diversi dai loro avi anni ’60; grandi come le action figures di Guerre Stellari, iper articolati e soprattutto ala guida di splendidi mezzi militari giocattolo, ebbero un successo enorme a partire dal 1982. I giocattoli erano accompagnati da una serie a fumetti Marvel e da una serie televisiva di grande successo anche nel Bel Paese. Il che ha permesso di delineare un gruppo di personaggi principali, appartenenti appunto ai G.I. Joe, una task force di specialisti provenienti dai più disparati corpi militari, e non solo. Dal biondone all-america protagonista, il sempre corretto Duke, al freddo colonnello Flint, passando per il forzuto Roadblock e le belle Lady Jane e Scarlett. Su tutti il muto, sempre mascherato e misterioso ninja Snake Eyes, amatissimo dai fan, uno dei personaggi dei fumetti più amati di sempre.
Fa da contraltare l’organizzazione simil nazista (ma senza nessuna esplicita impronta razzista) dei Cobra, intenzionata a dominare il mondo sotto i propri, lucidi stivali. A capo dei nostri cattivoni c’è il comandante Cobra, meschino e stupidotto, ma chissà come a capo di un numero pressoché infinito di paramilitari perfettamente equipaggiati, dotati di mezzi tecnologici ultra all’avanguardia, di super veicoli, e senza limiti apparenti di fondi monetari. Al suo fianco il terrorista il cui volto è sempre coperto da una maschera di metallo, Destro, e la supersexy Baronessa, un po’ un misto fra una segretaria sadomaso e una supercattiva nazista.
E così fumetti e cartoni ci raccontavano l’eterno scontro tra Bene e Male, a suon di straordinarie tecnologie militari, spesso ispirate a veri progetti, a mezzi esistenti, ma anche condite da tanta fantasia. In generale i G.I. Joe e i loro, a volte davvero simpatici, eterni nemici Cobra, con le loro armi spesso assurde, giganteschi mezzi militari e personaggi sopra le righe, hanno molti debiti con le storie di supereroi americani, al fianco dei quali sono letterariamente cresciuti. La storia e i personaggi stessi dei G.I. Joe contengono tutta una serie di concetti pseudo-scientifici, da strani incroci genetici a grandi condottieri del passato resuscitati, passando per sbalzi in dimensioni alternative e ritorni dal futuro, che li accomunano proprio agli altri colossi dei giocattoli Anni Ottanta, i Transformers. Ed è in tutta una serie di duetti di china coi robottoni, che i G.I. Joe hanno vissuto negli ultimi anni una nuova giovinezza nei fumetti sotto il marchio Devil’s Due Publishing.
Variety ci fa sapere anche che i G.I.Joe fan hanno di che stare allegri. Lo sceneggiatore Stuart Beattie (Collateral, Spy Hunter, Pirati dei Caraibi) sta preparando qualcosa di molto simile alle storie originali di cartoni e fumetti. Pare che i nostri eroi saranno una forza speciale internazionale dislocata più o meno momentaneamente a Bruxelles; la sigla sta per Global Integrated Joint Operating Entity. Il nemico sono proprio i Cobra, un’organizzazione capitanata da un trafficante di armi scozzese. Sarà un film a metà strada fra gli X-Men e James Bond. Il trafficante d’armi dovrebbe essere il metallico Destro, la nazionalità è quella; viene da chiedersi che fine ha fatto il Comandante Cobra.
G.I.Joe entrerà in produzione a Febbraio, per uscire nel 2009. Sommers, Bob Ducsay e Lorenzo di Bonaventura producono.
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