Il mondo di Hogwarts colpisce ancora, e questa volta, udite udite, parliamo di sussidiari didattici che la chiesa d’Inghilterra ha adottato per l’educazione dei propri fanciulli. Con la prefazione di un vescovo di Oxford, John Pritchard, la guida in 12 libri dal titolo Mixing It Up With Harry Potter è firmata da Owen Smith. L'intento di questo volume è quello di spiegare ai bambini dai 9 ai 13 anni i grandi temi come la morte, il sacrificio, la solitudine, il timore, la misericordia e il dolore attraverso la storia scritta da J.K. Rowling.
“Anche Gesù raccontava piccole storie per esortare i suoi discepoli a impegnarsi e cambiare” scrive il vescovo Pritchard nella prefazione del libro. "Non c’è niente di meglio che un buon libro per far riflettere le persone, e i libri di Harry Potter, essendo ormai un fenomeno culturale, sono ricchissimi di spunti per aiutare i ragazzi a riflettere sulle scelte in cui si imbattono e si imbatteranno in ogni giorno della loro vita”.
I bambini sono solitamente assidui frequentatori della vita parrocchiale, soprattutto tra i 9 e i 13 anni. E questa è una delicata fase di passaggio, perché cominciano a non essere più soltanto dei bambini ma degli adolescenti, e la collana in 12 fascicoli scritta da Owen Smith (che ha già pubblicato un libro simile con protagonista il mondo dei Simpson) traccia un parallelo fra gli eventi nel mondo di Hogwarts e quelli reali. Paralleli che li aiutano a esplorare alcuni complessi concetti del mondo cristiano come il sacrificio e la pietà o comportamenti più quotidiani come adattarsi o vantarsi.
Interessante l’introduzione che spiega tutto ciò che va considerato in termini di salute e protezione del bambino, soprattutto su come vadano considerati e all’occorrenza interpretati certi aspetti del mondo di Harry Potter che non sono propriamente religiosi.
Ogni sessione è divisa in cinque parti e include materiale fotocopiabile:
- Beforehand (aiuta i catechisti a preparare l’incontro coi bambini);
- Opening Activity (per introdurre il tema di discussione ai bambini in un modo interattivo e divertente);
- Film Clip (brevi estratti dai film di Harry Potter);
- Taking It Further (sviluppo e approfondimento del tema in discussione);
- Bible Focus (lettura tratta dalle Sacre Scritture che permetta di approfondire il tema in esame anche dal punto di vista Cristiano);
- Prayer Response (attività operative di preghiera e disegni sul tema dando spazio alle reazioni dei piccoli.
Mixing Up With Harry Potter, quindi, “aiuterà i giovani a dilettarsi nella fede e a far capire loro che un rapporto con Dio è ancor più magico che una chiamata a Hogwarts”…
16 commenti
Aggiungi un commentoFigurati Angra, libertà di pensiero totale reciproca, per quanto mi riguarda, non preoccuparti, ci tenevo però a poter dire la mia.
Sulla prima parte del discorso (sulla presunta quanto (imho) ingiustificata "pericolosità" del fenomeno HP) straconcordo con te... e se ti vai a rileggere qualche "commento alle news" sempre sullo stesso argomento ne potresti leggere delle belle: di mamme cattoliche ottuse ce ne sono a iosa, ma ti assicuro che ci sono, con mia grande consolazione, anche tanti sacerdoti molto lungimiranti e meno bigotti di quel che magari sarebbe ammissibile per la categoria.
Sulla fede o l'ateismo, per carità, libero arbitrio e libera scelta, però personalmente penso che se anche a scala mondiale non ci sia rispetto o tolleranza, e tutte le ingiustizie che vuoi (e non le sto negando, purtroppo ne sono più che consapevole, in tutti i "versi") nel nostro piccolo debba sempre esserci confronto e discussione, perciò aspettati (come me lo aspetto io) che qualcuno ribatta le tue affermazioni...
Certo, ci mancherebbe. Quello che ci terrei a chiarire del mio pensiero, è che se un cattolico va a leggersi il Mahabharata indiano, troverà che è un bellissimo poema epico pieno di poesia dove si narrano le gesta di divinità immaginarie, e lo metterà sullo scaffale vicino all'Iliade e all'Odissea, dove si parla di Athena e Poseidone: letteratura fantastica, quindi. Ciò non toglie che per un miliardo di indù il Mahabharata è invece un testo sacro, e che le divinità di cui parla per loro sono ben altro che immaginarie.
C'è poco da fare, quindi: senza nessun intento offensivo, ciò che è religione per uno è letteratura fantastica per l'altro. In quest'ottica, la mia battuta non mi pare scandalosa
Il crisitianesimo non è un sottogenere della fantasy. Le storielle da catechismo sì.
Che smascellate, vero? Di quelle che vengon dal profondo esofago e ti liberano della saliva catarrosa. Sono contento, sebbene non posso negare di rammarcarmi un po’che la stessa solare e tollerante apertura ad ogni umorismo piccante non distinguesse gli utenti quando, ricordo, qualche tempo fa capitò in un certo canale che fossi io a esercitarlo, un po’ corrosivamente forse, ma con tutta fiducia nel buonumore altrui, nei riguardi di certi giochi di ruoli con omini virtuali con i quali vi divertivate (tutto il diritto, chi ve lo nega) fingendo feste da ballo e flirt potteriani. Mi creda, un’occasione perduta di mostrare il vostro candore in fatto di sana ironia, contro ogni dubbio di permalosità.
A meno che i giochi di ruolo non meritino più serietà, o seriosità, degli argomenti religiosi. In tutta onestà e pacatezza, sig.na Marina.
In glossa alla (supposta) mordacia del succitato cachinno e ad altre osservazioni in questo thread ci limiteremo a osservare che qualche cognizione pur superficiale in materia (ma che dico! Solo basta esser logici e non…. ideologici) è sufficiente per capire che, semmai, il fantastico potrebbe dirsi sottogenere alla variegata "letteratura del soprannaturale"(definizione congetturale), della quale l'elemento-religione, il senso del divino (e demonico), è stato per millenni (dico millenni) una presenza costante e fondante: al suo seno bagnò le labbra, e se ebbe per madri la le mitologie pagane e il senso del meraviglioso di tutte le epoche, be', tra le sue balie vi fu pure (vi piaccia o no... ) la cultura cristiana, un patrimonio sterminato di motivi e temi, con cui per secoli si è confrontata tutta la letteratura tradizionale in Europa e altrove, un proficuo incontro a cui molto dobbiamo, retaggi dai quali molte cose sono sorte, ivi compresa la letteratura moderna del fantastico.
Tra le molte cose che si potrebbero aggiungere, per esempio, una è che, senza la Cristianità medievale, non esisterebbe per tutto l’oro del mondo il ciclo arturiano, intendendo il grande mito con tutti i crismi e le suggestioni che conosciamo, le cui multiformi eredità furono più che basilari per lo sviluppo di una certa percezione del fantastico nella storia dell’immaginario europeo e oserei affermare in tutta la “letteratura creativa” dell’Occidente (non c’è Don Chisciotte senza mitologia cavalleresca di Artù, né Artù senza sottofondo leggendario cristiano: si mediti!); inoltre che anche nelle mitologie di cui oggi ci si affanna tanto a esaltare un presunto carattere “laico” e una supposta rivalità radicale con il cristianesimo (nelle sue varie forme storiche), come quelle dei popoli nordici o mediterranei (classici e pre-classici), la presenza del divino e la pietas verso il trascendente sono centrali, imprescindibili, mentre il meraviglioso, il mostruoso e tutte le altre “branche” del soprannaturale, ne rappresentano l’aspetto aggiuntivo, collaterale. E’ oggi che vogliamo “fare i furbi” e scindere il senso religioso dalle altre dimensioni del sovrarazionale in generale, ma nelle fattispecie, anche del fantastico letterario. E ci si sollazza nel gonfiare e amplificare una presunta antitesi con variegati argomenti: ma l’intento è il solito ed è diventato ormai becero, noioso, diciamocelo, e da parte di certuni piuttosto arteriosclerotico: polemica, naturalmente (ormai è prassi), con il sempre scomodo cristianesimo, laddove l’attività giornaliera di punta è la gara a screditare la Chiesa Cattolica, che irrimediabilmente non potrà che recitare il copione di ultimo baluardo di ogni ideologia reazionaria e oppressiva nell’Occidente, assegnatogli dalla facile banalità propagandistica del laicismo integralista. E ad ogni nuova mano il gioco si rivela sempre più scontato, e tedioso. Se proprio non è possibile recuperare l’onestà etica e intellettuale, almeno si cambi la strategia (ditelo a Oddifreddi).
Quanto al fantastico e al soprannaturale, per la stessa tendenza ideologica, si accettano i maghi, ma non i mistici e l’elezione divina, i fantasmi, i draghi possono andare, ma gli Dei no, gli angeli no, l’anima no (al massimo chiamiamo queste cose daimones in senso grecoantico, che sa tanto di dotto e pure anticristiano: due piccioni con una fava… ). E no, troppo facile: la sanità spirituale degli antichi ci testimonia che ciò è autocontraddittorio e antistorico. Checché ne dica Mr. Philip Pullman, Narnia-destroyer sul cammino di Hollywood, non ci sono mostri, non ci sono spettri, né magia, né meraviglie, né eroi, nel senso più vero e antico, se non ci sono Iddii.
Se hai finito col (solito) pistolotto, Messere, passo alla replica, molto più succinta:
1. Io ho riso a una battuta, tu hai irriso la creatività delle persone che stanno sul forum. Mi sembra ci sia un abisso di forma e sostanza.
2. fai la paternale a me, non notando che a) non sono l'autrice della battuta; dimenticando che b) non sono quella con cui ti sei scrociato di brutto a proposito degli 'omini'.
Ma forse l'hai notato e non l'hai dimenticato, e semplicemente vuoi scrociarti con la sottoscritta per qualche altro motivo (nel qual caso ti inviterei a sputare il rospo - ma ti pregherei anche di essere breve, v. osservazione di cui al punto 4)
3. nel pistolotto di appendice dimentichi che la cultura cristiana si è appropriata di moltissimi temi molto più antichi di lei. E cmq nessuno le ha mai negato di averne di suoi. Come al solito, allungando il brodo sei partito dalle mele e sei andato a parlare di pere, sbroccando di brutto...
4. tutto il resto per me è noia, quando devo parlare con qualcuno che si ostina a pensare di essere all'epoca di Dante. Che ti devo dire, saranno i miei neuroni sempliciotti e ignoranti che non riescono a stare dietro al tuo aulico periodare...
5. ma non te ne eri andato indignato sbattendo la porta e giurando che non avresti mai rimesso piede qui in mezzo a questa massa ignorante? Cos'è, l'animo del Templare che ogni tanto riciciccia e deve per forza fare il concione?
PS Se FM ti sembra dedito a "screditare la Chiesa cattolica" (ma certo, è nel suo statuto depositato dal notaio, non te l'avevamo detto?) ti consiglio un giro su Fantascienza.com...
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