Dopo averci abituato, negli ultimi anni, a produzioni natalizie in 3D, la Disney sembra voler fare un passo indietro: lo fa alla grande, con un film, Enchanted - Come d’incanto che, riprendendo gli elementi classici della tradizione fiabesca, li rivisita alla luce della modernità.
Nei primi dieci minuti della pellicola, l’ambientazione è ambientata nel magico mondo di Andalasia, popolato esclusivamente da cartoni animati.
Ad Andalasia i principi hanno matrigne cattive che praticano la stregoneria e le fanciulle sognano il bacio del vero amore mentre conversano con scoiattoli e topolini.
Quando il principe Edward salva la bella Giselle da un troll, tra i giovani scocca subito la scintilla: dopo appena un giorno i due sono in procinto di sposarsi.
La notizia non fa piacere alla regina, che perderebbe il trono a causa del matrimonio del figliastro: come già nella storia di Biancaneve, la matrigna si traveste e sotto le mentite spoglie di una vecchietta spinge Giselle in un pozzo magico, che catapulterà la fanciulla nel cuore di Manhattan.
Termina qui la parte d’animazione della pellicola: l’azione si trasferisce nel mondo reale, dove Giselle, (interpretata dall’esordiente Amy Adams), si trova improvvisamente trasformata, da cartone animato che era, in una ragazza in carne e ossa.
Nel frattempo il principe Edward, scoperta l’assenza della promessa sposa, decide di gettarsi a sua volta nel pozzo per cercarla nel mondo degli umani.
Lo accompagnano il servitore Nathaniel (Timothy Spall, già Codaliscia nella saga di Harry Potter), doppiogiochista per amore della regina e lo scoiattolo Pip, migliore amico di Giselle.
L’irruzione nella Grande Mela da parte di personaggi abituati a canticchiare e a comunicare con gli animali ha effetti esilaranti: imperdibile il principe Edward (James Marsden, già Ciclope tra gli X-Men) che infilza con la spada un autobus affollato scambiandolo per un troll, paragonabile al picaresco Don Chisciotte che sfida i mulini a vento, abbigliato da Principe Azzurro.
Magistrale l’interpretazione di Susan Sarandon, crudele e affascinante matrigna, capace di avvelenare mele candite e trasformarsi in autentico drago sputa-fuoco, come nella tradizione fiabesca di stampo disneyano.
Enchanted si dimostra all’altezza del confronto con i grandi classici Disney: il divertimento è assicurato e né il bacio del vero amore né l’ingenuità dei protagonisti sembrano scontati.
La retorica è assente dal film, mentre invece ce ne potrebbe essere molta: il regista Kevin Lima evita abilmente tutte le trappole in cui si incorre quando si ha a che fare con la fiaba, riuscendo a trattare brillantemente ogni situazione con il giusto senso dell’ironia.
Kevin Lima mette a frutto l’esperienza accumulata in casa Disney in qualità di regista, sceneggiatore e produttore per regalarci un film ben diretto, che mescola sapientemente i generi cinematografici ai quali Lima ha già lavorato: il cartoon, la commedia romantica e il musical.
La colonna sonora riveste un ruolo chiave in Enchanted: Giselle, come ogni principessa delle fiabe che si rispetti, ha una splendida voce e sarà proprio la passione condivisa per il canto ad avvicinarla al principe Edward, con il quale la fanciulla sogna di duettare.
Cantare aiuta a esprimere i sentimenti e per questo anche i testi delle canzoni sono stati tradotti in italiano, per rispettarne la struttura molto spesso basata sulla rima.
Enchanted non si prende eccessivamente sul serio, ma neppure scade nel paradosso del ridicolo: guardando Giselle richiamare topolini e uccellini gorgheggiando da un appartamento di Manhattan ci ritroviamo al suo fianco a desiderare che ottenga un appuntamento dal principe Edward, prima di sposarlo.
Presentato in anteprima mondiale il 26 ottobre nel corso della seconda edizione della Festa del Cinema Internazionale di Roma, Enchanted uscirà in Italia il 7 dicembre, nel pieno rispetto della consuetudine natalizia, terreno fertile per la fantasia e per i botteghini dei cinema.
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