Eccoci qua: puntualmente, in corrispondenza con l'uscita di un qualsiasi film fantasy per ragazzi, ci troviamo a dare conto dell'immancabile polemica scatenata da qualche associazione o gruppo religioso preoccupato che i messaggi contenuti in poche centinaia di pagine o in due ore di innocuo intrattenimento possanno attentare alla salvezza delle anime di migliaia di giovani sparsi per tutto il globo.
E' stato così per il demoniaco Harry Potter e per il fantasy in salsa biblica Le cronache di Narnia e naturalmente è così per La bussola d'oro, il film diretto da Chris Weitz, tratto dal primo volume della serie Queste oscure materie dell'inglese Philip Pullman.
Il film, che sarà nelle sale già dal 5 dicembre (con anteprime in sei paesi europei tra cui Inghilterra, Francia e Belgio), è stato accusato da gruppi cristiani di denigrare la cristianità, di offrire ai giovani un modello di vita ateista, di spingere i genitori, in vista del Natale, ad acquistare libri fuorvianti, di portare qualche fan "a rigettare Dio". La stessa accusa che viene mossa anche ai tre libri che hanno come protagonista la giovane Lyra Belacqua.
Alle generiche critiche mosse contro la letteratura e la cinematografia fantasy, in questo caso si aggiungono osservazioni più circostanziate e levate di scudi contro il modo in cui Pullman ha presentato la Chiesa nella sua opera: una sorta di autorità sovranazionale oppressiva, chiamata Magisterium, che controlla con ferrea determinazione lo sviluppo delle scienze (chiamata teologia sperimentale) e che attraverso l'organizzazione segreta dell'Intendenza Generale per l'Oblazione rapisce centinaia di ragazzi sui quali conduce poi crudeli e dolorosi esperimenti.
Non hanno certo contribuito a calmare gli animi alcune dichiarazioni dello scrittore che in un discorso più ampio, nel quale si è spinto ad avvicinare la Chiesa agli stati totalitari come la Russia di Stalin (in cui il libro di preghiere era il Capitale di Marx e il sacerdozio era sostituito dalla militanza nel partito comunista), ha dichiarato che la migliore religione è quella che si tiene lontana dal potere, perché quando una religione raggiunge il potere si volge al male.
Sebbene le iniziative annunciate da queste associazioni si tradurranno in pubblicità gratuita per la New Line, che ha prodotto il film interpretato da Dakota Blue Richards, Nicole Kidman e Daniel Craig, portavoce della società si sono affrettati ad assicurare che la Bussola d'oro è un film d'intrattenimento che parla d'amore, coraggio, responsabilità e libertà, un film innocuo dal quale sono stati intenzionalmente lasciati fuori elementi potenzialmente offensivi.
273 commenti
Aggiungi un commentoMa lui dice esplicitamente che la religione è cattiva?
sì che lo dice, fin dalle prime battute della bussola, almeno a me è sembrato molto palese
Continueranno a provarci fino allo sfinimento...
Ho capito, mi tocca leggere il libro e vedere se davvero è come dite voi. Secondo me questa è la cosa migliore
Sempre e Comunque!
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