Marsilio Editori fa uscire il libreria un romanzo che per un secolo ha fatto sognare generazioni di bambini. Si tratta di Peter Pan nei Giardini di Kensington, opera indimenticabile del grande scrittore di testi teatrali e romanzi James Matthew Barrie, in una nuova edizione con testo inglese a fronte, una interessante e dotta introduzione di Giovanna Mochi (professoressa di Letteratura Inglese all’Università di Siena) e una accurata biografia di Carla Vannuccini (anglista e traduttrice).
L’autore nasce in Scozia a Kirriemuir nel 1860. Cresce, insieme ai fratelli, educato secondo i precetti rigorosi della religione puritana e nello studio delle Scritture. Frequenta l’università di Edimburgo laureandosi nel 1882 ma è sempre più determinato a diventare scrittore e nel 1885 si reca a Londra iniziando a lavorare per vari giornali. Riesce a pubblicare alcuni suoi romanzi con un buon successo.
Nel 1902 finisce di scrivere The Little White Bird e inizia così la saga di Peter Pan che compare in una “storia nella storia” e successivamente inizia a lavorare al testo teatrale che sarebbe poi diventato Peter Pan che andrà in scena nel dicembre del 1904 ottenendo un grande successo che si è ripetuto nei decenni successivi con libri e film entrando nell’immaginario di ogni bambino.
James Matthew Barrie dona nel 1929 i diritti relativi al romanzo e al nome di Peter Pan, al Great Ormond Street Hospital confermando poi il lascito nel suo testamento del 1937.
Alla data di scadenza dei diritti è stato lanciato un concorso per la ricerca di uno scrittore che fosse in gradi di dare un seguito al romanzo. Fra le tante, è stata scelta l’opera della scrittrice britannica Geraldine McCaughrean dal titolo Peter Pan in Scarlet (Peter Pan e la sfida al Pirata Rosso – Mondadori 2006).
Peter Pan nei Giardini di Kensington è una bellissima favola. Il protagonista è molto diverso dal Peter Pan che conosciamo, è un bambino di soli sette giorni che dalla culla vede le alte cime degli alberi del parco, e preso dal desiderio di raggiungerle prende a volare. Il parco si anima per lui, ma solo alla notte, il giorno è riservato ai normali visitatori.
la “quarta”:
È qui, in questi giardini incantati nel cuore di Londra e in questa favola, seminascosta tra le pagine di un romanzo per adulti, che nasce e comincia a volare Peter Pan, non ancora rivestito del clamore che ne avrebbe fatto, di lì a poco, quel grande mito dell’infanzia e della nostra cultura che tutti conosciamo.
Un bimbetto di soli sette giorni, che sa parlare il linguaggio degli uccelli e delle fate ma non è più uno di loro; che ricorda appena, e con una strana nostalgia, il mondo dei suoi simili ma non potrà più farvi ritorno. Esiliato nello spazio magico di una infanzia eterna suo malgrado, Peter Pan, con il suo piffero e la sua capretta, vivrà per sempre su quel confine, su quei cancelli che lo escludono ogni sera dal mondo della realtà, degli affetti e dei bambini che diventano adulti. Il «ragazzo che non vuol crescere», l’adolescente egocentrico e orgoglioso che sceglie la libertà e l’avventura solitaria dell’Isola Che Non C’è verrà dopo - nella commedia del 1904 che dette ai suo autore fama mondiale, e nel romanzo (Peter e Wendy) che da quella fu tratto. Ma prima di tutto questo - prima dei pirati e di Capitan Uncino, di Nana e Wendy, e delle immagini indimenticabili che Barrie e poi Walt Disney ci hanno regalato - c’è la favola struggente che qui viene raccontata: quella di un piccolissimo Peter Pan, metà bimbo e metà uccello, costretto a restare per sempre, nei Giardini di Kensington, «gaio, innocente e senza cuore»
Peter Pan nei Giardini di Kensington (Peter Pan in Kensington Gardens)
James M. Barrie
Traduzione Carla Vannuccini
Marsilio Editori, collana Elsinore
pag. 203, euro 14,00
ISBN 978-88-317-9342-1
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