Undici volumi in tredici anni, tanto è durato il ciclo de La spada della Verità. Con la pubblicazione di Confessor, appena uscito negli Stati Uniti, Terry Goodkind ha scritto la parola fine dell’opera che lo ha reso famoso.
Tempo fa lo scrittore di Omaha, nel Nebraska, aveva dichiarato che intendeva chiudere la sua serie con la Chainfire Trilogy, i cui volumi sono La catena di fuoco, Fantasma, e, appunto, questo Confessor.
Goodkind ha raccontato di aver iniziato a progettare la sua saga nei primi anni ’90, quando, impegnato a costruire la sua casa in una foresta nel nord-est degli Stati Uniti, gli è venuto in mente il personaggio di Kahlan. Da quel primo seme ha iniziato a nascere tutto un mondo, che non è più riuscito a togliersi dalla mente. Solo quando, qualche tempo dopo, Terry ha iniziato a scrivere Wizard’ First Rule, si è reso conto che voleva dedicare la sua vita alla scrittura.
E il primo romanzo del ciclo comincia proprio con una giovane donna di nome Kahlan Amnell che incontra in una foresta un guardaboschi, Richard Cyper.
L’opera riscosse immediatamente un enorme successo, e consentì allo scrittore di portare avanti un progetto dalle enormi dimensioni, sia in termini di pagine scritte che di problemi affrontati.
Magia, guerre, tradimenti, la forza del perdono e il potere dell’arte, un Guardiano delle Tenebre da tenere lontano dal mondo dei vivi, un imperatore con progetti di dominio assoluto, ma anche il tentativo di appellarsi alla ragione degli esseri umani, o di riaccendere l’orgoglio di popolazioni schiacciate da forze spaventose sono fra i temi affrontati in questi romanzi. Senza dimenticare l’amore, difficile da trovare e da conquistare,o da accettare, ma che dona spesso al protagonista la forza per andare avanti.
Complessivamente i romanzi della saga hanno venduto oltre 20 milioni di copie, e Fantasma ha raggiunto il primo posto nella classifica di vendite del New York Times.
La spada della Verità è arrivata in Italia sul finire del 1998, ad opera di Fanucci. Forse preoccupato di spaventare i potenziali lettori con volumi dalle notevoli dimensioni, l’editore di Roma ha spezzato le prime quattro opere in due parti. Salvo poi riunirle in un unico volume al momento della pubblicazione dell’edizione tascabile, generando così una certa confusione sui titoli e sulla sequenza corretta di dei diversi romanzi.
Indichiamo quindi l’elenco in ordine cronologico di lettura:
Debito di ossa (Debt of Bones, 1998), prequel dedicato al personaggio di Zedd. L’opera è stata pubblicata nell’antologia Legends 2 dell’editore Sperling & Kupfer e ripubblicata da Fanucci, quest’ultima edizione è disponibile solo acquistando il romanzo Fantasma;
La spada della verità volume 1 (Wizard’s First Rule, 1994), pubblicato nell’edizione rilegata in due volumi intitolati rispettivamente L’assedio delle Tenebre e La profezia del Mago;
La spada della Verità volume 2 (Stone of Tears, 1995), pubblicato nell’edizione rilegata in due volumi intitolati rispettivamente Il Guardiano delle Tenebre e La pietra delle lacrime;
La spada della verità volume 3 (The Blood of the Fold, 1996), pubblicato nell’edizione rilegata in due volumi intitolati rispettivamente La Stirpe dei Fedeli e L’Ordine imperiale;
La spada della verità volume 4 (The Temple of the Winds, 1997), pubblicato nell’edizione rilegata in due volumi intitolati rispettivamente La profezia della luna rossa e Il Tempio dei Venti;
La spada della verità volume 5 (Soul of the Fire, 1999), pubblicato nell’edizione rilegata con il titolo L’anima del fuoco;
La spada della verità volume 6 (Faith of the Fallen, 2000) pubblicato nell’edizione rilegata con il titolo La Fratellanza dell’Ordine;
I Pilastri della Creazione (The Pillars of Creation, 2002);
L’impero degli indifesi (Naked Empire, 2003);
La catena di fuoco (Chainfire, 2005);
Fantasma (Phantom, 2006);
Confessor, 2007.
Presentando quest’ultimo romanzo la casa editrice Tor ricorda che le avventure di Richard e Kahlan erano iniziate con una Regola, e si concluderanno con la Regola di tutte le Regole, la Regola non scritta, la Regola non nominata ad alta voce dall’alba dei tempi. E che quando il prossimo sole sorgerà, il mondo sarà cambiato per sempre.
10 commenti
Aggiungi un commentoLa saga di Shannara non è paragonabile al cossiddetto sagone, ed in particolare alla sagona della Spada della Verità.
Shannara è una serie di saghe alcune, purtroppo, alquanto ritrite.
A chi avesse sospeso la lettura o si bloccasse intimorito dalla grossezza dell'opera consiglio di cuore di farsi forza e di andare avanti, ne vale veramente la pena.
Alcuni libri sono inizialmene indigesti, ma garantisco che andando avanti si capisce il perchè della scelta.
Per chi è debole di stomaco, cuore e/o soprattutto di mente, consiglio vivamente di lascire stare.
E' una saga molto matura su cui vale la pena riflettere, l'autore gioca pesantemente coi personaggi e con i lettori, cosa molto rara nei libri di fantasy, forse unica. per intenderci, la serie non è trasponibile in nessun modo su schermo.
Ciao
A mio parere la cosa veramente indigesta sono le idee espresse dall'autore, a parte la noia martellante degli ultimi volumi.
Cris
Noia martellante mi pare eccessivo.
Più altro ha, per me, spinto molto sul fatto che quando hai tutto contro, lotti, ci dai l'anima e rimani sempre con i pugni a stringere solo della sabbia che ti scappa via, il vero uomo di distingue dalla bestia perchè tiene duro e non molla i suoi ideali che crede giusti.
E per descrivere questa lotta e questa violenza (la vita, sia nel bene che nel male, in fondo è comunque una forma di violenza) ha scritto parecchie parti che sono alquanto pesantine da leggere e che si apprezzano (nel mio caso) quando si passa a un capitolo più leggero (alcuni capitoli "pesanticci" durano anche parecchio).
La parte del rapimento di Richard quando va a vivere alla Imperiale com'era?
Alla fine è bella anche la storia della sorella di Richard. (Non mi piace anticipare la trama a chi non l'ha letto... non sopporto di sapere come và a finire un libro in anticipo...).
Sulle idee dell'autore non ho commenti.
Ha fatto una scelta molto precisa. Non ha voluto fare un libro in cui c'è un cattivo, ma l'ha creato e l'ha ben sviscerato.
Dei "buoni" e dei "cattivi" sappiamo tutto, dall'aspetto, a cosa pensano, a come lo attuano. Mi pare che sia rimasto anche molto legato alla realtà nel confrontare due filosofie di vita completamente contrapposte.
Ciao
Non mi va di parlare di politica in questo forum. Conosci Ayn Rand?
Con questo ho detto tutto.
Cris
Anche perché è vietato!
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