Alberi e miti. In ascolto di J. R.R. Tolkien edito da Wip Edizioni, è il titolo di un nuovo saggio, a firma di Vito Fascina, che si propone di studiare e ascoltare Tolkien non soltanto come scrittore, ma anche come uomo.
I primi due capitoli trattano la biografia e la formazione del professore, e gli incontri del giovedì con gli amici per discutere di opere letterarie.
Il terzo e quarto si concentrano sulla creazione del linguaggio e la costruzione del mito. I restanti capitoli descrivono i personaggi ed evidenziano l’orientamento pedagogico didattico del romanziere.
“Tolkien richiede una doppia attenzione” - dichiara Fascina - “ visiva e di ascolto, e metafisica e valoriale. La sua ricerca è meticolosa e puntigliosa. Disegna, crea mappe e percorsi. L’infante spirituale è il suo destinatario”.
Alla domanda, in realtà oziosa, su un confronto Signore degli Anelli o Harry Potter, Fascina risponde deciso: ”Il paragone non esiste".
E fin qui siamo tutti d'accordo e va a credito del saggista averlo riconosciuto. Ma Fascina non si ferma e precisa, finendo per scivolare così sulla palese buccia di banana della superficialità di chi non ha letto Harry Potter: "La storia di Harry Potter gira tutta intorno al protagonista”.
Chi ha letto davvero la saga, sa che non è così: sa che la storia di ogni personaggio è tassello del quadro finale, come un canto corale che alla fine si ricompone nel filone principale, così come nel Signore degli Anelli, Frodo non è l'unica figura e vicenda che risolve per il meglio la missione di distruzione del portentoso taslimano.
Chi ha letto attentamente Harry Potter sa inoltre che, accanto ai personaggi magici, esiste inoltre un super-personaggio non umano che è Hogwarts: uno scrigno di meraviglie sicuramente non accurato come il mondo tolkieniano, questo no, ma altrettanto fascinoso.
20 commenti
Aggiungi un commentoNon ho capito se il pezzo era sul saggio riguardante Tolkien o sul paragone fra Tolkien (mitopoiesi) ed Harry Potter (buona fantasy per ragazzi). Se fossi un prof direi che sei andata parecchio fuori tema, Marina
io invece dico che sei tu che non hai le idee chiare sulla differenza fra una notizia e un 'pezzo su un saggio'. la prima presenta semplicemente un libro in uscita, cercando di cogliere gli spunti forniti dal comunicato stampa. Fra questi spunti c'era la dichiarazione su Hp dell'autore, e quindi da qui ho sviluppato ulteriore materiale per inquadrare il pezzo.
La seconda è una recensione. E forse saprai che non è possibile fare una recensione senza aver letto il libro (anche se in rete alcuni sedicenti esperti di fantasy lo fanno).
E non c'è nemmeno bisogno di essere prof, sono concetti di giornalismo piuttosto basilari...
Devo dire (se mi è permesso parlare in questo Caos) di preferire un po' più ISDA rispetto a HP, ma non perché quest' ultimo non mi soddisfi, ma per il semplice fatto che ISDA mi rispecchia di più, e credo che tutti sappiate perché... (Battaglie, trama, personoggi, luoghi)
Dire che uno è tutto bianco e uno tutto nero è un po' da superficiali, bisogna saper vedere tutte le sfumature, a parte il fatto che di rado do giudizi negativi, a meno che il prodotto in questione non mi abbia dato la più nera nausea (a me piace tutto, basta che non diventi una dipendenza)
La cosa che probabilemente non mi ha fatto preferire HP è tutto quel massiccio programma puramente commerciale che vi stava dietro durante le uscite dei libri... bambini di tutte le età che facevano file chilometriche per le librerie di Londra, travestiti come ai Cosplay da HP, Hermione, Silente...
E' solo che mi ha fatto invidia tutta quella organizzazione e presa sul serio che caratterizza i Britannici dal resto del mondo.
e noi che in Italia Litighiamo se diminuiscono gli stipendi altissimi dei parlamentari!
Questo è per quanto la vedo io... ops:
P.S.: Scusate mi dovevo sfogare
Sicuramente sono due prodotti molto diversi, per estrazione, contenuto e target (non di età ma di gusti, anche se esiste un vasto insieme di intersezione fra i due - io per esempio vi appartengo, apprezzando entrambi, e come me moltissimi lettori).
Ritengo però che se Tolkien fosse vissuto oggi non sarebbe sfuggito neppure lui al battage di marketing
Come hai detto tu... dipende dalle "ere geologiche"
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID