Antonia Romagnoli è un nome piuttosto recente nel panorama fantasy italiano. E’ arrivata alle stampe solo nel febbraio 2008 con il romanzo Il Segreto dell’Alchimista, un mix di fantasy, thriller e giallo.

L’autrice, nata a Piacenza nel 1973, è stata finalista al Premio Galassia 2006 col racconto Roiter (pubblicato di recente sulla rivista Robot). Ha esordito nel mondo del fantasy con alcuni racconti fantastici apparsi in varie riviste e antologie.

Nel 2007 ha poi pubblicato con un’editrice on-demand un primo lavoro di stampo fantasy-umoristico, La Magica Terra di Slupp (Ed. Lulupress), e successivamente, dopo aver vinto un premio letterario, ha dato alle stampe il mainstream Pioggia (Ed. Giovane Holden). Il Segreto dell’Alchimista, pubblicato nel 2008 (Ed. L'Età dell'Acquario), è invece un inedito intreccio di fantasy, thriller e giallo, in bilico tra il nostro mondo e uno tipicamente fantasy, chiamato le Terre. Un volume che in questa intervista cercheremo di mettere in luce, assieme alla sua autrice.

Antonia, benvenuta su FantasyMagazine. È un piacere scambiare quattro chiacchiere assieme. Per prima cosa vorremmo sapere qualcosa in più su di te. Dicci, come hai iniziato a scrivere? E quando? Subito storie prettamente di stampo fantastico?

Grazie a te e alla Redazione per questa opportunità. Sono un po’ emozionata, meno male che devo scrivere e non parlare! Da sempre davanti ai fogli riesco a essere me stessa, a chiarirmi, a focalizzare le idee. Forse per questo la scrittura mi ha accompagnata da quando ero piccolina, anche se non sono mai riuscita a tenere diari. Da ragazzina ci provavo, ma venivano fuori favole, poi racconti. Mai una volta che sia riuscita a scrivere qualcosa di normale, tipo “oggi ho incontrato lui, aveva un maglione blu”. Al massimo mi uscivano poesie pessime e pessimiste sul senso della vita.

 

Poi ho cominciato a raccontarmi finali alternativi di opere altrui, e quando ho incontrato il fantasy, sono nati i primi racconti delle Terre. Ricordo il quadernetto con la copertina nera, in prima pagina la mappa delle Terre disegnata da me. Quella che ho ricostruito poi con paint quando ho iniziato il romanzo, due anni fa. Ce l’avevo stampata in testa. Molti dei

Antonia Romagnoli e il suo romanzo
Antonia Romagnoli e il suo romanzo
quaderni sono andati perduti quando ho cominciato l’università. Si sono salvati il finale di Guerre Stellari secondo me, e poco altro.

La tua carriera letteraria è piuttosto particolare, diremmo atipica. Il tuo primo romanzo, La Magica Terra di Slupp, è stato edito nel 2007 con Lulu (editore noto per le sue produzioni on-demand). Poi è stata la volta del racconto lungo Pioggia (Giovane Holden Edizioni); infine, di recente, è giunto all’onore delle stampe Il Segreto dell’Alchimista (febbraio 2008, per L’Età dell’Acquario). Cosa ci puoi raccontare di questa “lunga traversata” nel mondo dell’editoria? Quale è stata la scintilla che ha scatenato tutto? 

La scintilla che ha scatenato tutto è stata la depressione. Devo fare un passo indietro, a quello che c’è stato tra la ragazzina che scriveva Guerre Stellari IV e Antonia, la pazza al computer. In mezzo c’è stata una laurea in Scienze Alimentari, un lungo periodo a fingere che da grande volevo fare il camice bianco, poi la crisi quando ho capito che non era una vita adatta a me. C’è stato il matrimonio, un anno dopo la laurea. E la prima figlia un anno dopo il matrimonio.

Invece che una ricercatrice sono diventata una casalinga, di quelle classiche, passeggino-spesa-ferro da stiro. Poi è arrivato il secondo figlio e con lui l’insonnia.

Le notti degli insonni sono molto lunghe e ho usato il tempo e il silenzio per scrivere, tornando a raccontare per ritrovarmi. È uscito Il segreto dell’alchimista. D’accordo con mio marito, ho preso un anno per vedere se con la scrittura combinavo qualcosa e ho cominciato a cercare editore.

La Magica Terra di Slupp di Antonia Romagnoli
La Magica Terra di Slupp di Antonia Romagnoli
Quello che è venuto dopo potrebbe diventare la trama per un nuovo romanzo, perché invece di un editore ho incontrato amici meravigliosi, per prima Chiara Guidarini, l’autrice della bellissima saga di Ancyria, che mi hanno aiutata a non mollare di fronte ai primi rifiuti. Visto che il romanzo faticava a trovare contratto, ho cominciato a scrivere altro, a mandare in giro i racconti che avevo sul PC. Qualche racconto andava in porto, e ho preso coraggio. Slupp si potrebbe riassumere nella frase “ci rido su, se no piango”. Ho scelto Lulu per esasperazione, mi veniva nausea alla sola idea di spedire altre lettere e ricevere altre risposte vaghe e deprimenti. Visto che io sono io, e vivo a ritmo rock, appena uscito Slupp è arrivata la proposta per “Alchi”, quella che non speravo nemmeno più. Il resto è… forse un sogno.

Restando sulle tue opere, Antonia, e concentrandoci su Il Segreto dell’Alchimista, come hai affrontato la stesura di questo romanzo? Come è nata l’idea per questa storia? Quanto ti rispecchia la sua protagonista? E, per concludere, stai lavorando su qualche nuovo progetto?

 

Il segreto dell’alchimista è uscito in tre mesi di scrittura. 850 pagine poi ridotte a 600. Avevo la storia che nasceva da sola, pagina dopo pagina. Avevo in mente la mia vecchia mappa e ho deciso di ripartire da lì con una storia nuova, con un fantasy che mi aiutasse a capire chi ero e cosa stavo facendo. Ester è nata così. In lei ci sono finita io, coi miei dubbi, le mie paure, le mie profonde imperfezioni. Cercando di capire lei ho imparato a conoscermi di più. E a prendermi meno sul serio.

Per quanto riguarda nuovi progetti, sono in una fase di confusione. Esiste un seguito al romanzo già scritto, un altro malloppone che andrebbe revisionato e probabilmente diviso, che non ho il coraggio di riprendere in mano. Il suo destino dipende dall’esito del Segreto, per ora dunque resto in attesa di una decisione dell’editore. In mente ci sono altre storie, una ambientata nelle Terre, un prequel della saga, alcune

Pioggia
Pioggia
favole che i miei figli chiedono a gran voce, altri progetti ancora da definire. La testa è troppo piena, forse è per questo che sono così lenta. Ho bisogno di una memoria aggiuntiva.

Il fantasy italiano e la sua improvvisa (effettiva o no che sia) rinascita. Come autrice cosa ne pensi? Siamo arrivati a un fatidico momento di svolta? Il genere in Italia può davvero guardare a un solido futuro? 

Le considerazioni che posso proporre sono diverse. Sono sempre convinta che uno pseudonimo straniero faccia più effetto sul lettore, per il noto principio che se il libro è americano o inglese deve essere per forza un capolavoro. Se poi è bello, lo scrittore è bravo, se è brutto è colpa del traduttore. Un nome italiano è più difficile da piazzare, se poi si tratta di un esordiente è ancora peggio. Gli scrittori in Italia ci sono, alcuni sono anche molto validi, ma fanno comunque una grande fatica a farsi accettare dagli editori. E spesso accettando compromessi svilenti.

Antonia, eccoci giunti all’ultima domanda. Prima però ti ringrazio per essere rimasta con noi e con i lettori di FantasyMagazine. Per finire, ti chiediamo un consiglio da rivolgere a tutti coloro che hanno nel cassetto un romanzo. Quali sono secondo te le basi imprescindibili da cui partire per vedersi un giorno pubblicati?

Grazie a te e un saluto a tutti i lettori di FantasyMagazine. Credo che a prescindere da tutto, quello che occorre sia una grande dose di umiltà e la capacità di mettersi in discussione.

Bisogna superare la fase in cui ci si sente grandi scrittori, rimboccarsi le maniche e mettersi sul testo con testa e cuore. A costo anche di spezzarlo, il cuore, con revisioni che ci sembrano spietate. Ci vuole anche una gran pazienza, perché le risposte – negative - spesso arrivano dopo molti mesi di attesa, passati a cliccare in maniera ossessiva su “invia ricevi”.

Io aggiungo anche che ci vorrebbero amici come i miei, che mi hanno insegnato moltissime cose, tra cui togliere le d eufoniche, ma che mi hanno aiutata soprattutto a vivere con un sorriso anche i momenti più negativi.

Per concludere, segnaliamo anche alcune delle presentazioni in cui sarà possibile incontrare l’autrice:

L'autrice
L'autrice
Inizia a Piacenza, presso l’Irish Pub Dubliners, il tour di presentazioni del romanzo fantasy “Il Segreto dell’Alchimista”. Domenica 9 marzo, alle ore 16:00, il libro inaugurerà l’uscita in libreria. L’autrice, Antonia Romagnoli, sarà accompagnata dalla scrittrice Solange Mela, direttrice di Domino Edizioni, e da Fabrizio Valenza, autore della Saga di Geshwa Olers.

Due gli appuntamenti successivi già fissati:

Il primo è per 15 marzo, presso l’Italcon di Fiuggi, alle ore 10:00. Moderatore Francesco Falconi, autore della saga di Estasia, ospite Dario Tonani, autore di Infect@).

Il Segreto dell’Alchimista sarà presente anche alla Fiera del Libro di Torino, presso lo spazio BookStock, dedicato alla letteratura per ragazzi da zero a vent’anni, lunedì 12 maggio alle ore 14:00.