Un pezzetto di bronzo che sbucava fuori dal fango è stato il segnale che qualcosa di veramente straordinario poteva trovarsi sotto la superficie del terreno.
La scoperta successiva è stato il ritrovamento di una camera di sepoltura reale di epoca anglosassone praticamente intatta.
Descritta come “una di quelle scoperte che capitano una sola volta nella vita” si spera che questa camera sepolcrale fornisca alcune chiavi interpretative per comprendere la vita e la morte durante i Secoli Bui.
Sono stati ritrovati più di 60 reperti tra calderoni di bronzo perfettamente conservati, coppe di vetro, croci dorate, boccali di rame, oltre a una spada e uno scudo che sono stati portati immediatamente ai laboratori per essere analizzati; il corpo del defunto, purtroppo, risulta corroso, nel corso dei secoli, dagli acidi del suolo che si sono infiltrati nella tomba.
L’archeologo Ian Blair ha commentato: “E’ una scoperta estremamente significativa perché è rarissimo trovare una camera sepolcrale di epoca anglosassone, figuriamoci poi una come questa conservata così bene. E’ una di quelle cose che possono capitare solo una volta in tutta la vita. Una scoperta di questo genere ci darà la possibilità di aumentare le nostre conoscenze su quel periodo”.
La quantità e la qualità dei reperti e la grandezza della camera sepolcrale, che misura circa quattro metri quadrati per un’altezza approssimativa di un metro e mezzo, è indice che lì sia stato sepolto un personaggio di lignaggio reale.
Blair ha continuato dicendo che le croci dorate appoggiate sul corpo del defunto o cucite su un sudario fanno supporre che il re, si fosse convertito da poco al cristianesimo, dal momento che il ritrovamento di tutti gli oggetti che avrebebro potuto essergli utili nell'aldilà testimoniano chiaramente il suo retaggio pagano.
Sull’identità dell’illustre ospite sepolto nella camera si fanno un paio di ipotesi: potrebbe essere Re Seabert, che si convertì al cristianesimo intorno al 604 d.C. e morì nel 616, o Sigebert II, che si convertì nel 653 d.C.. Purtroppo si sa pochissimo su entrambi.
In questi giorni è possibile ammirare al Museo di Londra una parte degli oggetti ritrovati e dal prossimo 21 febbraio gli stessi reperti saranno esposti al Southend Central Museum.
4 commenti
Aggiungi un commentosperiamo che questo ritrovamento possa aumentare le "idee narrative" degli scrittori fantasy!
Considerando quanto la narrativa fantasy abbia "saccheggiato" la storia e le tradizioni dell'alto medioevo nordeuropeo, non credo che questo ritrovamento cambierà qualcosa!
Vuol dire che dovremo "consolarci" con il valore culturale della scoperta?
Da ex studente di archeologia ti rispondo di si. Da appassionato di storia religione e tradizioni antiche nordeuropee ti rispondo di si, assolutamente.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID