Un salto indietro di 35 anni per Philip Pullman, che torna nel mondo di Queste oscure materie. Un mondo che non è esattamente il nostro, anche se gli somiglia parecchio. Qui, per esempio, le persone sono accompagnate da un famiglio, o daimon, dall’aspetto animale. Inoltre, alcuni tipi di orsi sanno parlare.
E uno dei due protagonisti di Once Upon a Time in the North non è un orso qualsiasi. Si tratta infatti di Iorek Byrnison, membro di quella razza di orsi corazzati noti per la loro forza e intelligenza.
Al suo fianco c’è il ventiquattrenne Lee Scoresby, fresco vincitore di un dirigibile durante una partita di poker.
Lo strano sodalizio nato in queste pagine sfocerà in un’amicizia destinata a durare nel tempo.
Dopo La Oxford di Lyra Pullman compie una nuova incursione in quel mondo creato nel 1995 con Northern Lights. Il romanzo, successivamente intitolato La bussola d’oro al momento della pubblicazione negli Stati Uniti, era stato seguito da La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra.
Tre volumi per narrare un’unica storia, quella di Lyra Belacqua e della sua lotta per impedire che gli esseri umani siano privati della loro anima.
Terminato il filone principale delle avventure, lo scrittore di Norwich ha ora deciso di narrare la storia del primo incontro fra due dei personaggi più apprezzati dell’intera saga.
Lee Scoresby non è tipo da tirarsi indietro quando ci sono di mezzo questioni d’onore, ma solo grazie all’intervento di un membro di una razza considerata di seconda classe, l’orso corazzato Iorek Byrnison, potrà sfuggire a una situazione decisamente intricata.
Il libro, appena pubblicato in lingua inglese, contiene diversi inserti speciali, come un gioco da tavolo, alcuni ritagli di giornale e diverse fotografie. Al momento non si hanno notizia circa una sua traduzione in italiano.l
Pullman non ha escluso di scrivere un terzo racconto dedicato a un ragazzino del nostro mondo, quel Will Parry che, a partire da La lama sottile, affiancherà Lyra nelle sue avventure.
Ancora senza una precisa data di pubblicazione nell’edizione originale è anche l’annunciato The Book of Dust. In questo volume, che dovrebbe essere di dimensioni più corpose rispetto a La Oxford di Lyra e a Once Upon a Time in the North, torneranno una sedicenne Lyra e diversi altri personaggi già conosciuti nella trilogia, ma non Will Parry. E, accanto alle storie del loro passato, si scopriranno nuovi dettagli sul loro mondo, come l’origine della Polvere, dell’aletiometro e della Lama Sottile, e si approfondirà il mito della Creazione.
8 commenti
Aggiungi un commentoE anche visto che il film non è stato - esattamente - un successone...
Quindi adesso pur di fare libri si copia pure se stessi?
Edit: @Musp, si non è stato un successone, quindi magari si cerca di prendere quello che si può
Ma ovviamete queste sono solo congetture
Io spero vivamente che arrivi in Italia, e che sia migliore della Oxford di Lyra, un raccontino tutto sommato un pò scialbo e dal prezzo fin troppo alto.
Intendevo come modalità: piccolo racconto accompagnato da altro materiale, come lettere, ritagli di giornale, ecc...
La storia invece è del tutto diversa: nella Oxford di Lyra si parla di avvenimenti successivi ai tre libri principali, la protagonista è Lyra, e fa da raccordo al prossimo libro che uscirà, The Book of Dust.
Questo libricino invece parlerà di Lee e Iorek (di Lyra neanche una traccia probabilmente), e i fatti sono antecedenti rispetto alla trilogia.
Dai, in fondo non era così male... aggiungere un altro seguito sarebbe stupido: in un certo senso poteva fermarsi col primo libro! Non che la saga in se non mi sia piaciuta, ma l'elemento apocalittico la trovo quasi sempre insensata ! Vorrei solamente ribadire che l'unica motivo per guardarsi il film è l'interpretazione magnifica di Nicole Kidman, e bisogna smettere di prendere le scelte dell'autore come un modo per risollevarsi dopo quello scempio che è il film
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