L’autore di questo romanzo, Federico Ghirardi, è giovanissimo, soli diciassette anni, eppure la sua prima opera è riuscita a convincere un editore come Newton Compton che l’ha data alle stampe già in 10.000 copie. Un bellissimo traguardo per un autore giovane com’è Ghirardi. La storia del suo arrivo alla ribalta può essere quella di un qualsiasi altro esordiente là fuori. Iniziò a scrivere le avventure del quattordicenne Bryan proprio quando anche lui di anni ne aveva quattordici.
Storia e autore sono cresciuti assieme finché, come ha dichiarato l’autore stesso in una recente intervista, finita la stesura del romanzo (durata due anni), conclusa appena in tempo per andare alla Fiera del Libro di Torino (del 2007) con il manoscritto sotto il braccio, accompagnato dai famigliari, il giovanissimo autore è riuscito a consegnare la sua opera a una mezza dozzina di editori presenti alla fiera. Un mese dopo, in giugno – in un vero e proprio tempo da record -, la telefonata di Newton Compton, che ha portato Federico Ghirardi fino alle librerie di tutta Italia col primo volume della sua personalissima saga: Bryan di Boscoquieto, Nella Terra dei Mezzidemoni.
Ora, la quarta di copertina del romanzo: «Accusato di aver avvelenato la figlia di un ricco mercante, Elias l'alchimista muore tra orribili torture e atroci sofferenze. Seicento anni dopo, lo spirito inquieto di questo ambiguo personaggio grida vendetta e arriva a possedere gli abitanti di Boscoquieto, un piccolo paese di montagna. Il tutto accade sotto gli occhi di Bryan, un quattordicenne a cui è stato concesso il dono di muoversi lungo il sottile confine che separa il naturale dal soprannaturale.»
«A Bryan e ai suoi poteri è affidato il compito di scoprire la vera personalità del malvagio alchimista e di affrontarlo in una battaglia che spalancherà le porte dell'inferno e libererà sul mondo la malvagità degli spiriti dannati come Elias. Al fianco di Bryan, Morpheus, figlio di un demonio e di una donna umana, saprà iniziare il giovane mago ai misteri della Baia: l'organizzazione che, in perenne lotta con la Comunità Ribelle guidata dal potente Insorta, combatte per garantire alla Terra la necessaria protezione contro le creature delle tenebre, lugubri esseri mostruosi cacciati dagli uomini sotto la superficie del pianeta.»
Per finire, una breve biografia dell’autore. Federico Ghirardi frequenta il quarto anno di Liceo Scientifico-Tecnologico “Norberto Rosa” di Bussoleno, e vive in Valsusa, in provincia di Torino. Ha diciassette anni; e ha iniziato a scrivere Bryan di Boscoquieto nella Terra dei mezzidemoni quando ne aveva quattordici, terminandolo nell’aprile del 2007.
È un appassionato lettore e spettatore di opere fantasy, di gialli e di horror. È cresciuto in una casa piena di libri, di giornali e riviste. Ha visto poca TV, ha letto centinaia di romanzi, e ha viaggiato molto con la famiglia. Pratica kung fu da quattro anni, e ama il gothic metal dei Nightwish, ma anche De André del “Testamento di Tito”.
Bryan di Boscoquieto. Nella terra dei mezzidemoni, di Federico Ghirardi (2008);
Casa editrice Newton Compton;
Pag.: 407; € 9.90
24 commenti
Aggiungi un commentoè penoso!!!!! i contenuti sono noiosi e alcune scene poteva risparmiasele davvero!!! che perversione....
Sinceramente credo che lo stiano sovravvalutando enormemente.
L'ho trovato con poca sostanza e molti ornamenti che non servono,delle precisazioni inutili e una scrittura assolutamente obsoleta,precisina quanto superflua,antica,a volte pure banale e poco emozionante e veramente pesante. Troppo carica,troppo ricca ma sopratutto di cose inutili che distraggono parecchio.
No. Deludente.
"Un nuovo giovanissimo talento del fantasy?". Ma ci faccia il piacere.
Ho rispetto e anche tanto per il coraggio,ma non lo difendo solo perchè quando ha cominciato a scriverlo aveva la mia età.
Io il libro l'ho letto, ho letto molti fantasy e cmq sono rimasto contento lo trovo intrigante e ben scritto....mantiene bene la storia e di certo nn ti lascia capitoli morti anzi....un bel libro e leggerò senza dubbio il secondo e gli altri avvenire.
Io ho letto sia il primo che il secondo libro di Ghirardi e mi sono piaciuti abbastanza. Non sarà mai il mio autore preferito e scrive un po' troppe scene porno per i miei gusti. Fra l'altro,Bryan è uno sfigato pazzesco. Nel primo libro mi è piaciuto come protagonista,nel secondo mi faceva piangere. Possibile che quando incontra Leila le guardi solo il sedere!?! Ma siamo fuori???
Altro problema di Ghirardi,secondo me,è che è troppo poco introspettivo. E Marta e Leila sono davvero insopportabili,fra parentesi! Se quella è la sua idea di donna perfetta,c'è da disperarsi per le sue facoltà mentali!
A parte questi difetti,l'ho trovato un libro tutto sommato leggibile. Lo consiglio a tutti quelli che hanno compiuto almeno 13 anni(scene o troppo porno o troppo cruente).
Io cmq attendo ancora le rpecisazionic he l'autore ci aveva promesso quest'estate...
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