Dove dovremmo collocare il numero sei? Senza dubbio potremmo parlare di fantascienza distopica ma questa serie televisiva inglese era decisamente difficile da catalogare nelle categorie del fantastico.

Erano gli anni sessanta e la televisione si cimentava in programmi a volte complessi e impegnativi, ricchi di stimoli come poi non se ne sono più visti per molti anni. La serie de Il Prigioniero aveva offerto al pubblico uno spettacolo curioso ed enigmatico, ambientato in un villaggio turistico (Portmeirion nel Galles) chiamato semplicemente "Il Villaggio," un luogo dallo strano fascino la cui posizone geografica non era nota. Lì un agente segreto britannico impersonato da Patrick McGoohan veniva imprigionato e sottoposto a vari trattamenti nel tentativo di comprendere il motivo delle sue misteriose dimissioni.

Allo stesso tempo questo personaggio, identificato come numero sei, tentava di fuggire dal Villaggio ma veniva sempre ricatturato. Le interpretazioni sulla serie si sono sprecate negli anni, e fu celebre la delusione per il finale incomprensibile.

Il remake sembra ormai certo, anche se ci saranno modifiche rispetto all'originale. L'antagonista del Prigioniero, il numero due che dirigeva il Villaggio e cambiava quasi ad ogni episodio, dovrebbe diventare un ruolo consolidato per un solo attore: Ian McKellen, il Gandalf del Signore degli Anelli.

Il ruolo che fu di Patrick McGoohan andrebbe invece a James Cazeviel, il soldato Witt ne La Sottile Linea Rossa.

La serie degli anni sessanta si basava sui timori per la guerra fredda ed era stata sentita anche come una satira sullo stato assistenziale (dovrebbe allora suscitare qualche nostalgia, nei tempi grami di oggi?). Il remake sarà invece incentrato su ansietà più moderne come sicurezza, limiti alla libertà e sorveglianza invasiva.