A qualche giorno dalla chiusura è tempo di tirare le somme per la prima edizione di Mare di Libri – Festival dei ragazzi che leggono. Già il nome è interessante. Non mancano, in Italia, manifestazioni dedicate al libro: che siano sempre vitali e propositive è un altro discorso, ma per un paese che ha innegabili difficoltà nel diffondere il piacere di leggere, è bello poter dire che le occasioni di incontro e confronto si sono fatte più numerose. Mancava però una manifestazione ideata e realizzata per gli adolescenti, fascia d’età ricca di lettori accaniti. Ci hanno pensato Alice Bigli, Serena Zocca e Elena Gaddoni della libreria riminese Viale dei Ciliegi, 17, con il sostegno della casa editrice Rizzoli, del comune di Rimini, e di moltissimi giovani volontari.
Serena Zocca ci ha raccontato che il festival è nato da una chiacchierata tra amici e dalla considerazione che si sentiva la mancanza di un'occasione pensata per i ragazzi che leggono. Viale dei Ciliegi, 17 ospita regolarmente incontri con ragazzi e professionisti del mondo dell’editoria, ma quello di cui si parlava era tutta un'altra storia per portata e impegno organizzativo: la possibilità di incontrare e ascoltare i propri autori preferiti e altri meno noti, un modo per vivere il libro oltre l’esperienza della lettura ma come qualcosa da condividere. Beatrice Masini, editor Rizzoli, ha assicurato la disponibilità della casa editrice a supportare il progetto, e da quel momento il resto è stato duro lavoro organizzativo attorno al fulcro della libreria.
“Chiacchierando con Beatrice Masini ci siamo rese conto che con tutti i festival del libro che si fanno in Italia non c’è nulla dedicato ai ragazzi delle scuole superiori, la fascia d’età che in assoluto più legge. Poi Beatrice, un’ottima professionista e una persona splendida, ci ha assicurato un sostegno importante da parte di Rizzoli”. Dice ancora Serena “da lì ne è uscita una piccola Mantova, con più incontri contemporaneamente e con il sostegno e il supporto della città di Rimini”. E in effetti la città, (che proprio quel fine settimana festeggiava l’inizio dell’estate, ndr) è stata protagonista del festival accanto ai libri. “Rimini è la realtà perfetta per questo genere di cose: a misura di persona, con la possibilità per i ragazzi di girare da soli, magari godendosi il mare la mattina e il festival nel pomeriggio”.
I giovani e gli adolescenti non sono stati solo il pubblico principale del festival, ma anche la sua colonna portante. Le organizzatrici hanno voluto coinvolgere in prima persona i ragazzi di Rimini, oltre 40 volontari che si sono occupati attivamente degli ospiti, occupandosi delle necessità organizzative degli autori, accompagnandoli a cena e seguendo diversi aspetti della loro permanenza riminese. Una soluzione di successo, a giudicare dalla risposta entusiasta degli ospiti stessi, abituati probabilmente a situazioni ben più ingessate. E forse proprio i volontari sono il maggior successo di Mare di Libri, a dimostrazione di quanto si possa ottenere se si offre ai ragazzi una possibilità e si lascia il resto alla loro passione. Perché spesso ci si dimentica che i ragazzi che leggono potranno forse essere pochi, ma quelli che leggono lo fanno con passione.
I numeri parlano da soli: circa 3000 presenze dal pomeriggio di venerdì 20 giugno alla sera di domenica 22, oltre 40 tra gli scrittori italiani e stranieri, oltre ai già citati giovani volontari. 300 persone presenti al solo evento di Licia Troisi, ma grande successo hanno avuto anche Silvana De Mari e il premio Andersen Aidan Chambers. 50 ragazzi si sono ritrovati in spiaggia alle 4 del mattino del 21 giugno per vedere l'alba del solstizio d’estate mentre la scrittrice Alessia Canducci leggeva alcuni brani da Stargirl e Per sempre Stargirl, capolavoro dell’autore americano Jerry Spinelli che si chiude all’alba del solstizio d’inverno. Senza dimenticare la rivista trimestrale Fuorilegge, che ha organizzato una redazione speciale sul campo per seguire l’evento e segnalarne tutti i momenti più importanti.
“Siamo molto contenti non solo della risposta del pubblico, ma anche di quella degli autori stessi, che spesso seguivano gli incontri dei loro colleghi, e che hanno voluto cogliere l’occasione di parlarsi e di potersi incontrare”. Ricorda ancora Serena Zocca. Ci sarebbe molto altro, ma ora è tempo di bilanci positivi e di una lunga pausa estiva. A tutto il resto si penserà nell'edizione 2009.
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