Fantasy e pubblicità: un tema interessante, che con l'aiuto di YouTube vogliamo cominciare ad affrontare. Senza nessun pretesa di analisi, valutazione artistica né tantomeno di esaustività: semplicemente uno sguardo incuriosito. Invitando magari i nostri lettori a segnalare altri casi oltre a quelli che presenteremo.
Questa volta parliamo dei draghi. Nella nostra ricerca abbiamo trovato naturalmente un'infinità di spot pubblicitari di film, cartoni animati e soprattutto videogiochi con protagonisti (o coprotagonisti) draghi di tutte le forme, da quello enorme che aspetta le sette sfere di Dragonball a uno rosso e ossuto di un cartone animato americano.
Ma qui abbiamo voluto presentare solo alcuni spot che hanno usato il drago per pubblicizzare altri tipi di prodotti.
A parte magari il primo che vi mostriamo, che pubblicizza proprio un drago, quello proposto dalla Lego insieme a tutta una collezione di set di costruzioni fantasy. Infrange la regola che ci eravamo posti, ma che ci volete fare, si fronte ai prodotti Lego non possiamo fare a meno di provare una certa nostalgia...
Sul secondo spot non possiamo dire con molta sicurezza cosa pubblicizza a causa del problema della lingua... però era davvero ghiotta la rarità di uno spot televisivo cinese con Snoopy che disegna un bel dragone.
Infine, lo spot più artistico dei tre. Si tratta di uno spot realizzato per essere trasmesso nelle pause pubblicitarie del Superbowl, la finale del campionato di football americano, che da molti anni è diventata un motivo di interesse per i pubblicitari, perché gli spot più belli, più creativi vengo trasmessi in quella occasione. Qualche volta addirittura vengono trasmessi solo durante quella partita. Questo spot è particolarmente vicino al mondo di FantasyMagazine, perché il protagonista è un drago di carta. Il cliente è la compagnia aerea United, ed è stato trasmesso al Superbowl del 2006.
3 commenti
Aggiungi un commentoIl secondo spot riguarda una compagnia di assicurazioni
Il terzo è bellissimo!
Di recente c'è stato anche il Drago a Torino.
Ne abbiamo parlato qui.
complimenti!
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