Un fantasy? Italiano? Un esordio? Ispirato addirittura a Italo Calvino? Ed edito dalla Salani: una fra le case editrici più importanti d'Italia? No, non vi stiamo raccontando una storia di fantascienza, siamo sempre nel campo che ci piace tanto, il fantasy appunto. E questa è a grandi linee la storia di un esordio nostrano tutto particolare: Le città Parallele di Luca Randazzo. Un libro folgorante, di 194 pagine, dato alle stampe dalla Salani, storica casa editrice di Harry Potter.
Un esordio particolare perché, in un mercato, quello nostrano, dove è facile incontrare autori adolescenti a palate, capaci di presentarci copie-carbone del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, ecco emergere un romanzo breve (pare quasi impossibile), scritto da un autore che fa esplicito riferimento a Italo Calvino e al suo Le città Invisibili (Einaudi, 1972); il romanzo metanarrativo per eccellenza.
La quarta di copertina. Il richiamo a questa opera di assoluto valore lo si può ben cogliere nella quarta di copertina del romanzo di Luca Randazzo, che vi lasciamo qui di seguito: "In una profonda spaccatura tra due montagne vive una città. Si chiama Ottavia: è sospesa, avvinta alla roccia con corde e catene, cullata dal vento; i suoi abitanti ne assecondano ogni respiro e ogni fremito, e i più giovani sfidano il cielo con audaci acrobazie sopra i sottili ponti di corda. Il piccolo Schivo abita lì da sempre, e da sempre sa che la Città Sospesa vive dello scambio con Zora, la sua possente vicina, la Città di Pietra: ma all'improvviso la comunicazione cessa, la fortezza tace."
"È un brutto risveglio per Ottavia. La sua quiete è interrotta, i suoi abitanti scossi. Bisogna scoprire cos'è successo, ma gli adulti sono turbati, preoccupati. Ed è dunque Schivo a offrirsi volontario: ma appena tocca terra nel cesto dello Scambio, gli arcieri di guardia alle mura cieche di Zora scagliano su di lui tutto il loro arsenale di frecce. Schivo riesce a scappare, ma sa che la spiegazione del mistero è all'interno di quelle mura inespugnabili; e sa anche che qualcosa di terribile si è impadronito della città, qualcosa che, come un perfido incantesimo, può essere spezzato solo dal coraggio, dalla determinazione e dal sangue."
L'autore. Luca Randazzo è nato a Milano nel 1971 e ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza tra le montagne di Trento. Trasferitosi a Pisa per intraprendere gli studi di fisica, ha invece scoperto la passione per i bambini e per la scuola. Diventato maestro, ha insegnato nella scuola elementare per dieci anni, in provincia di Bologna e di Pisa. Le città parallele è il suo primo romanzo.
Luca Randazzo, Le città Parallele (2008) Salani, Mondi fantastici, pagg. 194, 14.00 euro.
4 commenti
Aggiungi un commentoNon è parente di Cecilia Randall, vero?
Ho adorato le 'Città Invisibili' di Calvino e ne sono senza dubbio influenzato nel romanzo che sto attualmente scrivendo, anche se in termini molto più indiretti da quello di Luca Randazzo, da quanto già si coglie nell'articolo.
Ad ogni modo, in bocca al lupo a Luca, la sua proposta sembra davvero interessante.
Bello! E' sicuramente un libro che vale la pena di leggere.
sapevamo che eri un GRANDE!!! lo avevamo capito dal primo momento che ti abbiamo visto e conosciuto...il tuo libro è molto bello e i messaggi che lo attraversano,lo rendono ancora più meraviglioso!!! aspettiamo con ansia il prossimo libro che a sentire di cosa parla,ci sembra ancora più interessante!!! ci manchi...un abbraccio forte e auguri per tutto ciò che farai nella vita...spero ricordi chi siamo...Giovanna Viola e Samuele(Castelfranco di sotto) sezione A
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