È stata una bambina prodigio quando l’esplosione dei giovani fenomeni non era minimamente prevedibile. Un’italiana interessata alla storia americana, e alla narrativa fantastica, quando ancora questi temi erano ritenuti dominio esclusivo degli autori anglofoni.

Si tratta di Mariangela Cerrino, autrice dal curriculum più che solido, vista la trentina di opere pubblicate dal suo esordio nel lontano 1966.

In quell’anno la diciassettenne torinese dava alle stampe Blue River, un romanzo scritto già tre anni prima e ambientato durante la rivoluzione americana.

Negli anni ’60 e ’70 sono seguiti parecchi romanzi storici, pubblicati con lo pseudonimo di May Ionnes Cherry.

L’ingresso nei mondi del fantasy e della fantascienza data all’inizio degli anni ’80. Un primo romanzo, Cielo 19, usciva nel 1983, mentre nel 1989 arrivava il successo nel Premio Italia per il miglior romanzo fantascientifico dell’anno con L’ultima Terra Oscura.

Opere ormai introvabili da tempo, così come sono state introvabili per anni le sue prime incursioni nel campo della narrativa fantasy.

Storie dell’epoca di Mu e Anvernel dimenticata, prima e seconda parte del ciclo di Mu, erano stati pubblicati rispettivamente nel 1984 e nel 1986 dalla casa editrice Pulp.

Qualche anno dopo la Nord aveva tentato il rilancio della saga raccogliendo i racconti più vecchi insieme ad altri del tutto inediti nell’antologia dal suggestivo titolo Gli eredi della Luce. Questo accadeva nel 2001.

Troppo tempo vista l’altissima quantità di titoli sfornata quotidianamente dal moderno mercato editoriale perché quest’opera potesse ancora trovar posto sugli scaffali dei nostri negozi, tanto che anche per molti lettori non proprio giovanissimi Mariangela Cerrino è un’illustre sconosciuta, e il suo nome non risulta nulla più che… un nome.

Ci pensa ora la collana Urania a rilanciare le Cronache dell’epoca Mu in un volume dal prezzo contenuto disponibile in edicola nel mese di ottobre.

Di Mu, un ipotetico continente scomparso nell’Oceano Pacifico, non rimangono tracce. Rimane solo una storia di una civiltà perduta, memoria di un’antica catastrofe che, con nomi diversi, si ritrova in tutte le civiltà che abitano o hanno abitato il nostro Pianeta. Diciotto storie che insieme compongono un affresco più grande che narra di leggende e paure ancestrali ma che ammonisce che la vera tragedia dell’umanità è dimenticare.

Questo volume diventa quindi un’occasione per scoprire, o per riscoprire, la prima vera prova fantasy di un’autrice abilissima nel mescolare avventura, mistero e fantastico.

L’abilità narrativa della Cerrino è emersa anche nelle opere successive, prima fra tutte la celebratissima Trilogia dei Rasna, capace di vincere fra il 1990 e il 1993 ben due premi Italia e accolta con successo anche in Germania e in Spagna.

I cieli dimenticati, La via degli Dei e La porta della Notte narrano le vicende del popolo etrusco e del suo confronto con la nascente civiltà di Roma con una notevole capacità evocativa delle antiche civiltà affiancata da un estremo rigore storico.

Fra il 1999 e il 2000 sono usciti Il segno del drago e Il segreto dell’alchimista. Poi la sparizione dalle librerie, interrotta solamente dalla pubblicazione di una manciata di racconti. Il custode dell’arcobaleno e Il calice spezzato, i due episodi conclusivi del Ciclo dell’anno Mille, non hanno ancora visto le stampe, malgrado il fatto che l’autrice li abbia terminati da tempo.

Un primo segnale del possibile ritorno in auge di Mariangela si è avuto qualche mese fa, quando Armenia ha pubblicato in un unico volume dalle notevoli dimensioni la trilogia Lisidranda. L’opera, a detta della stessa autrice l’unico vero fantasy che ha scritto a parte le cronache di Mu, è una storia di speranza che narra della ricerca dello Spirito della Terra per riportare la fede e l’amore in un mondo in guerra.

Temi importanti, come quelli narrati in quei racconti iniziati a pubblicare negli anni ’80 e ora nuovamente disponibili in edicola.

Per chi volesse scoprire questa autrice, su Fantascienza.com è online il suo racconto Probability Point.

La quarta di copertina. L’impero Mu domina ogni luogo della terra, un mondo dove il sole sorge ancora a occidente. La sua stirpe, venuta da lontano, si consuma nella ricerca di crudeli e mortali piaceri: uno solo tra i Mu, il principe Xar Mos, continua ad ascoltare la voce dello Specchio delle Ametiste Oscure e conosce l’esatto momento in cui verrà la fine… cancellando schiavi e dominatori. Xar Mos dovrà lottare, salvare l’Erede, attraversare rivolte e distruzioni. Dovrà confidare in Jay Xieni, il nobile che ha rinunciato al suo ruolo, e in Arkin di Aloi, l’uomo che non è mai stato un servo… Finché verrà il momento di scrivere l’ultima, terribile parola. Per se stesso.

Mariangela Cerrino, Cronache dell’epoca Mu (ottobre 2008), Urania Mondadori, ISSN 9771120528248; € 4,50