È un esordio che ha colpito molto la fantasia dei lettori e della critica quello di Mikkel Birkegaard che con il romanzo I libri di Luca (Libri di Luca, 2007) ha avuto un successo travolgente prima in Danimarca per poi essere esportato in mezza Europa e oltre.
Indubbiamente i libri che parlano di libri interessano molto i lettori e ne fa fede il successo della serie scritta da Jasper Fford, arrivata al quarto volume e incentrata su di una simpatica investigatrice (Thursday Next) che vive su di una Terra alternativa e ha la facoltà di “entrare” nelle trame dei libri e vivere con i loro protagonisti. Atro romanzo recentemente pubblicato in Italia e La setta dei libri blu (Bompiani, 2008) dove si narra di particolari libri fatti di un misterioso vetro blu hanno effetti particolari sulla psiche di chi li legge.
Indubbiamente l'idea di Mikkel Birkegaard è piuttosto originale, e presenta i Lectores, persone dotate di un particolare potere: influenzare altre persone mediante la lettura.
Nel romanzo c’è suspense, bibliofilia e anche magia, il tutto raccontato con un ritmo serrato e il lettore si scoprirà a vivere un’avventura magica scoprendo, con il protagonista, quante avventure lo attendono ogni volta che apre un libro, perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita, a partire proprio da questo: il primo romanzo in cui i protagonisti sono i lettori.
L’autore. Mikkel Birkgaard è danese, è nato nel 1968 ed è un esperto di informatica e nuove tecnologie, oltre che appassionato bibliofilo. Figlio di una bibliotecaria, l'autore ha una grande familiarità con i libri fra i quali è cresciuto, ascoltandone anche le versioni su nastro registrato, ma ha sempre lavorato come sviluppatore di sistemi informatici, i suoi sogni di narratore sono stati alimentati dall'apprezzamento dei suoi colleghi per un romanzo giallo a puntate scritto anni fa che lo ha spinto a continuare a scrivere.
Birkegaard ha lavorato cinque anni al suo primo romanzo in cui un universo sovrannaturale si mescola alla Copenaghen di tutti i giorni. In pratica ci sono voluti due anni per la prima stesura, altri tre per riscriverlo e ben due anni per trovare un editore.
Come dichiara l’autore, ha immaginato una libreria antiquaria di un italiano, Luca Campelli (e con il titolo Libreria di Luca il romanzo è stato pubblicato in Danimarca), e di suo figlio Jon per molti motivi: un po' in omaggio a un suo caro amico italo-danese, poi perché aveva bisogno di un paese con una grande e antica tradizione letteraria, e un po' per l'esotismo che, agli occhi degli scandinavi, emanano l'Italia e gli italiani.
La quarta di copertina. Nel cuore di Copenaghen c’è una libreria antiquaria con un curioso nome italiano: I libri di Luca. Quando il proprietario, Luca Campelli, muore di morte improvvisa e violenta, il negozio passa al figlio Jon, un promettente avvocato che da anni non aveva più contatti col padre. Nello scantinato della libreria, dopo il funerale, Jon apprende dal vecchio commesso Iversen un segreto: Luca era stato a capo di una Società Bibliofila e dei cosiddetti Lectores, persone dotate del particolare potere di influenzare gli altri mediante la lettura. Nella libreria Jon incontra anche Katherina, la ragazza tuttofare dagli occhi verdi, apparentemente fuori posto tra la carta stampata, perché dislessica. Un giorno il negozio subisce un attentato incendiario: nella morte di Luca c’entra forse la lotta di potere all’interno della Società Bibliofila? Il compito di Jon sarà quello di venire a capo del mistero. C’è un traditore fra i Lectores? C’è qualcuno che vuole acquisire i loro eccezionali poteri?
Uno stupefacente romanzo d’esordio dal ritmo serrato al quale si fonde la magia di Tolkien e della Rowling. Un’avventura straordinaria in cui, insieme al protagonista, scopriamo quante sorprese possono attenderci ogni volta che apriamo un libro. Perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita...
Mikkel Birkegaard, I libri di Luca (Libri di Luca, 2007), traduzione di Eva Kampmann, Longanesi, collana La Gaja Scienza 895, pagg. 436, euro 18,60.
4 commenti
Aggiungi un commentoSembra interessante, ma vedrò se esce l'economica.
Mmh... interezzante [Okamis si accarezza il mento con espressione diabolica]. Credo proprio che ci darò un'occhiata al prossimo salto in Libreria. Solo non capisco perché nella quarta si faccia riferimento alla "magia di Tolkien e della Rowling" (che tra l'altro non hanno un solo punto di contatto da questo punto di vista). Tra poco li vedremo nominati anche nei romanzi storici e della Harmony XD
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Veramente non è che mi convinca molto. Così, ad occhio, mi sembra un po' infantile e alquanto didattico. Ma è anche vero che ho letto solo una recensione, mah
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