E' morto "inaspettatamente" nel corso della sua battaglia contro il cancro, e se le parole scelte dalla famiglia vanno interpretate, diremmo che ci si aspettava di poterlo salvare, oppure che non lo si ritenesse già così grave. Michael Crichton è stato uno degli scrittori più amati, il suo lavoro è sconfinato presto sul grande e sul piccolo schermo contribuendo a cambiare l'immaginario delle persone e il modo di fare televisione.

Il suo bagaglio universitario di laureato in medicina si vede chiaramente in molti libri dove si affrontano tematiche scientifiche, e ovviamente ha molto a che vedere con la serie televisiva E.R. Medici in prima linea che porta l'impronta caratteristica del suo stile, anche se dopo averla immaginata Cricthon non ha scritto molti episodi.

In realtà nei suoi lavori Crichton ha affrontato i più svariati argomenti: dalla guerra alle leggende, alle imprese della malavita, alla fantascienza, occupandosi anche di tematiche ambientali, rispetto alle quali ha preso una posizione assai scomoda e oggi forse poco sostenibile.

Le storie di Michael Crichton sono spesso basate sui rischi racchiusi in un uso sorprendente ma sconsiderato di una tecnologia, sulle mosse azzardate di qualche scienziato che crede di aver pensato a tutto, e spesso in contrapposizione con un collega più scettico, che è riuscito a capire cosa invece potrebbe andare storto.

Crichton cominciò a scrivere mentre era ancora studente. Sotto pseudonimo vinse per la prima volta un premio letterario con il romanzo In caso di necessità, un dramma medico che affronta i temi dell'aborto e del razzismo. Presto Crichton divenne uno scrittore affermato, e non si limitò a scrivere thriller ma divenne anche regista, scrisse perfino un libro sulla programmazione in basic e si cimentò (senza successo) nella produzione di videogiochi.

Tra i bestseller di Crichton abbiamo La Grande Rapina al treno, Congo, Sfera, Sol Levante e ovviamente Jurassic Park, che parte da un'idea semplice e potente come l'uovo di Colombo: la clonazione permette di riportare in vita i dinosauri, che diventano l'attrazione di successo di un parco di divertimenti. Un trionfo. Ma i redivivi bestioni non si comportano come gli scienziati hanno pensato, e sono meno contenibili del previsto nelle strutture del parco...

La copertina del Tredicesimo Guerriero
La copertina del Tredicesimo Guerriero
Buona parte dei successi di Crichton sono diventati film con buon successo di pubblico, e talvolta con un suo coinvolgimento diretto nella sceneggiatura o addirittura come regista. Tra questi titoli probabilmente il più famoso per gli appassionati del fantasy è Il Tredicesimo Guerriero, romanzo piuttosto breve che ha avuto un gradevole adattamento cinematografico. Prima del suo ultimo successo, Next, l'autore si è distinto per l'assai controverso Stato di Paura, un romanzo che sconfina frequentemente nel saggio scientifico, dove vengono attaccate le teorie sul riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Crichton si era già distinto in precedenza per aver criticato certi aspetti dell'ambientalismo trasformatosi secondo lui in una sorta di dogmatica religione dove l'opinione condivisa diventa verità senza avere la conferma scientifica.

Stato di Paura tenta di fondare le sue critiche su evidenze inconfutabili, il che provoca spesso delle digressioni dalla trama romanzata a dei veri e propri brani di saggistica. Il tono di rigore scientifico viene meno però nella parte di thriller vera e propria dove alcuni ecologisti vengono descritti come ignoranti e delinquenti, e dopo esser resi odiosi al lettore fanno una brutta fine. Se non altro a Michael Crichton, che è stato attaccato da molti per queste idee (non ultimo il Premio Nobel Al Gore), va riconosciuto il coraggio delle proprie opinioni.

Ora che se ne è andato dobbiamo salutarlo come un autore dalla grandissima vena creativa, che ha saputo toccare le corde del pubblico con invidiabile regolarità.

Passerà alla storia come una penna facile per l'intrattenimento di massa o come un artista? Forse quando si è di fronte a un tale successo la domanda non ha nemmeno senso.