Ogni tanto salta fuori, in rete, su blog poco frequentati o anche sul nostro forum, in discussioni sulla qualità della fantasy italiana, la tesi che FantasyMagazine sia ammalata di buonismo, ovvero che tenda a fare recensioni all'acqua di rose dando voti alti a tutti.
Ma è proprio così? Verifichiamolo dati alla mano.
Intanto, sgombriamo il campo da un equivoco che, anche se sembra assurdo, è abbastanza frequente. La differenza tra notizie e recensioni. FantasyMagazine segnala tutti i libri fantasy che escono, nella sezione notizie. Si tratta di segnalazioni, che riportano generalmente una breve introduzione, dati sull'autore reperiti dal libro stesso o da altre fonti considerate affidabili (spesso Wikipedia), e la quarta di copertina del libro stesso. La quarta di copertina è una cosa scritta dall'editore, e quindi è generalmente positiva. Tutto è indicato molto chiaramente, è chiaro che non si tratta, in questo caso, di opinioni della nostra redazione. Qualcuno però regolarmente ci casca e ci accusa di aver fatto una recensione troppo positiva o addirittura di aver copiato il testo di sana pianta da qualche altra parte, riportando il link di un altro sito che riporta la stessa quarta di copertina. Ci vuole pazienza.
Le recensioni dei libri, lo ricordiamo, si trovano cliccando su "Recensioni" e poi su "Libri".
Avendo tutto su database, non è difficile per noi fare una query e ottenere un conteggio esatto dei voti dati in tutte le recensioni dall'apertura del sito a oggi.
Ecco i voti che abbiamo dato ai libri recensiti:
una stella: 14 libri
due stelle: 32 libri
tre stelle: 89 libri
quattro stelle: 83 libri
cinque stelle: 13 libri
È una buona indicazione, anche se è ovvio che il voto numerico di per sé non significa molto; nel complesso però possiamo prenderlo come stima statistica dell'orientamento delle recensioni.
Il blocco più grosso ovviamente sta nel voto centrale, che nomalmente viene definito "buono" ma che è una sorta di sufficienza. C'è poi una prevalenza di voti positivi (quattro stelle) rispetto ai voti negativi, ed è perfettamente normale: non andiamo a cercare i libri da recensire nel bidone dell'immondizia, recensiamo libri in partenza abbiano obiettivamente un certo interesse. Senza togliere che, naturalmente, possano deludere le attese.
Ma perché cerchiamo di recensire libri buoni? È una questione di obiettivi.
FantasyMagazine non è un blog. Non è questione di qualità - abbiamo il massimo rispetto per il concetto di blog, ci sono molti blog di qualità eccellente - ma, appunto, di obiettivi. Un blog viene scritto principalmente per esprimere opinioni personali; un magazine come il nostro ha uno scopo principalmente informativo.
Anche quando si entra nel campo delle opinioni, come con le recensioni, lo scopo resta quello. Una recensione, in definitiva, è un consiglio che si dà al lettore: guarda, ti consiglio questo libro. Oppure guarda, questo non te lo consiglio. Ma è evidente che normalmente il consiglio più utile è il primo, quindi si tende a recensire di più libri che in partenza ci sembrano validi, ed è normale che statisticamente i voti positivi siano più diffusi di quelli negativi, altrimenti non saremmo capaci di scegliere i libri.
Io faccio riviste dedicate al fantastico da, uhm, 27 anni (glab!) e se c'è una cosa che ho imparato è che il libro che a un lettore sembra un'immonda schifezza può esaltarne un altro. Per fare un esempio non fantasy, molti sono concordi nel definire i libri di Dan Brown illeggibili, ma indubbiamente molti di più se li godono dalla prima all'ultima riga. Esiste una verità ultima? Ma soprattutto, ha importanza? Se venisse inventata una macchina capace di valutare la qualità di un libro in modo definitivo e questa macchina dicesse che il nostro libro preferito è pessimo, quel libro non smetterebbe certo di essere il nostro libro preferito.
In effetti dire "FantasyMagazine ha dato tot stelle al tal libro" non è corretto: il voto lo dà il recensore, che può avere gusti diametralmente opposti a un altro recensore di FantasyMagazine. Infatti è capitato a volte di pubblicare più di una recensione sullo stesso libro. L'unica cosa che FantasyMagazine è tenuta a fare è scegliere recensori che sappiamo quello che scrivono.
Per il lettore, invece, la cosa migliore da fare è cercare di capire che gusti ha il recensore, e se ha gusti simili ai propri si può decidere di fidarsi del suo giudizio.
Se il recensore è onesto. E questa è l'unica cosa sulla quale dobbiamo chiedervi di crederci sulla fiducia.
Ma d'altra parte chi ci conosce, chi sa quanti "soldi" rendano tutte queste attività, non ha bisogno di grandi salti di fede.
Un'ultima nota, che ha a che fare proprio con quest'ultimo punto. FantasyMagazine è un sito di proprietà di Delos Books. Qualcuno si potrebbe aspettare che quantomeno tenda a favorire i libri Delos Books. Che ogni singolo libro uscito abbia una bella recensione con cinque stelle in bella vista. Andando a fare i conti salta fuori che i libri Delos Books recensiti sono solo otto sui ventuno libri fantasy editi dalla nostra casa editrice. Tre hanno preso quattro stelle, e cinque hanno preso tre stelle.
Di fronte a questi dati l'unica cosa che ci si può rimproverare, temo, sia quella di non saperci autopromuovere abbastanza.
96 commenti
Aggiungi un commentoSecondo me, coem già accennato da Olorin, una buona recensione dovrebbe indicare il target a cui (secondo il recensore ovviamente) il libro è rivolto o si adatta meglio.
L'esempio è sconato: conosco tanti ragazzi e ragazze con qualche anno meno di me che vanno pazzi per i libri della Troisi, ed è giusto così, perchè sono libri che si adattano bene a quel target, mentre a me e a molti altri miei coetanei (o più vecchiotti ) questi libri non hanno detto molto.
Insomma, la recensione ovviamente contiene pareri soggettivi del recensore, ma bisognerebbe sforzarsi di valutare il libro per quello che è: se è un romanzo per adolescenti non c'è nulla di male, significa che ha pregi e difetti, così come un romanzo pensato per un pubblico adulto!
Stavo pensando una cosa: perché non inserire nelle recensioni anche la fascia d'età a cui si rivolge quel determinato libro, come già fanno siti quali IBS? Credo che sarebbe molto utile a inquadrare subito (molto più di un voto, IMO) se quel libro può fare o meno al nostro caso?
perché poi ci sarebbe quello che ti dice che Harry Potter è una serie per bambini
Attenzione, non intendevo dire che deve essere il recensore ad indicare quella che secondo lui è l'eta a cui il libro si rivolge, quanto quella indicata dalla stessa casa editrice.
... e in alcuni casi addirittura dall'autore stesso durante interviste, presentazioni, introduzioni,...
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