Si tratta di un'opera divisa in tre sezioni.

Nella prima viene effettuato un confronto tra lo stile di Tolkien, quale emerge dal suo capolavoro, con momenti di letteratura cosiddetta "tradizionale", a partire dai classici (Omero su tutti), passando per i Latini, Dante, il Rinascimento e il Romanticismo per poi arrivare al Neorealismo.

La seconda parte comprende un viaggio attraverso i luoghi e le atmosfere della Terra di Mezzo, alla ricerca dell'energia segreta e della radice del fascino di questi ambienti.

Nella terza sezione, infine, troviamo un'analisi dei personaggi del romanzo, nonché di alcuni luoghi particolari, densi di un magnetismo del tutto speciale, come il Lago di Kheled-Zaram, oppure il bosco di Lothlorien, per poter scovare quello che viene considerato come il "segreto" del Signore degli Anelli.

Si tratta di un lavoro articolato che vuole promuovere l'immagine del capolavoro tolkeniano non più solo come massima espressione del fantasy, ma anche come momento fondamentale della storia della letteratura universale. E in esso viene delineato anche il tema del "magico", ovvero dell'energia sottile che scorre nelle vene dei luoghi della Terra di Mezzo, come una guida implicita per riscoprire anche l'energia del mondo reale. Da qui si aprono le porte per un confronto con la letteratura realistica contemporanea.