China Mieville è uno scrittore abbastanza fuori dagli schemi da essere capostipite di un movimento chiamato New Weird (che potremmo tradurre come nuovo stile bizzarro, stravagante). Nato nel 1972 in un sobborgo di Londra, Miéville è attivo politicamente nel Partito Britannico Socialista dei Lavoratori, un movimento di ispirazione marxista (o trotzkista, per essere più precisi).
La sua attività letteraria si segnala per la ricerca di nuove vie e per il rovesciamento dei canoni classici del fantastico: significativo in questo senso il romanzo Perdido Street Station, che presenta razze senzienti dai poteri stravaganti nell'ambientazione di una megalopoli asfissiata dalla dittatura.
Una storia di Miéville, Details, è stata opzionata dalla Paramount per la produzione: nel recente passato lo sceneggiatore Dan Kay aveva creato un primo adattamento per il grande schermo, ma non se ne era fatto niente. Adesso l'incarico sarebbe passato al regista francese Pascal Laugier, che ha mantenuto la decisione di Kay di usare come protagonisti un duo padre-figlia al posto del ragazzino e dell'anziana donna presenti nella trama di China Miéville. Sarà la volta buona? Ma passiamo all'argomento del racconto.
La storia di Details si richiama all'illusione detta Pareidolia, la tendenza psicologica ad attribuire significati fantastici o eccezionali a visioni e suoni del tutto ordinari o privi di senso (ad esempio: voler vedere volti umani nelle foto del suolo di Marte). Il bambino di Details viene guidato da una donna anziana a riconoscere presenze diaboliche nei dettagli, appunto, delle cose ordinarie: un immaginario fantastico minaccioso e malevolo, imparentato con i Lovecraftiani miti di Cthulhu.
Pascal Laugier è al momento impegnato nel remake di Hellraiser. Sapremo nel 2009, presumibilmente, se Details diventerà film o se resterà nel dimenticatoio dei progetti senza seguito.
3 commenti
Aggiungi un commentoMa Che Bella Notizia! ^_____________________^
Se esce il film, pure da noi, non me lo perdo per nulla al mondo!
Ma soprattutto speriamo che a questo punto Fanucci apra gli occhietti belli e si rimetta a stampare i suoi libri...
O chi per lei!
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