Lo avevamo lasciato in fuga dopo il furioso scontro con la sua nemesi tra i palazzi di New York e presto potremmo ritrovarlo in tutta la sua potenza e violenza nel sequel dell'Incredibile Hulk.
Stiamo parlando del mostruoso Abominio, alias Emil Blonsky, alias Tim Roth.
A parlare di un possibile secondo film della serie è proprio il poliedrico attore inglese, che nel corso della conferenza di presentazione del nuovo serial della Fox Lie to me, ha confermato di essere sotto contratto con la Marvel per tre film.
Le sorti dell'uomo verde, riportato sul grande schermo da Edward Norton, però non sono incise nella roccia, soprattutto in questo periodo di crisi che presto o tardi potrebbe abbattersi anche su Hollywood. Ed è proprio lo stesso Roth a mettere in dubbio l'effettiva realizzazione di un altro capitolo della serie, sebbene voci di corridoio non confermate parlino già di un primo abbozzo di sceneggiatura nelle mani dei produttori.
Nella speranza che Hulk 2 giunga in porto, Roth ha espresso il desiderio che la Marvel confermi alla regia Louis Leterrier.
"Mi piace molto lavorare con Louis", ha dichiarato Roth aggiungendo che con Leterrier sarebbe felice di riprendere il suo ruolo qualunque fosse il destino di Abominio.
2 commenti
Aggiungi un commentola trama per la sceneggiautura di Hulk pare molto difficle : Hulk non ha moltissimi nemici , ed allo stesso tempo tempo li ha tutti contro ; le sue avventure tipiche sono vai , spacca, picchia e poi tutto rimane deserto. Le fughe si sono già viste nel primo episodio, quindi non saprei proprio cosa inventare in questo secondo capitolo. Ritengo comunque che gli attori nei panni di Hulk e Abominio siano perfetti per il ruolo.A presto e buona visione, spero...
Bè, Luca, la dinamica che descrivi sopra risale, dal punto di vista fumettistico, all'Hulk di parecchi anni fa.
Già con Peter David negli anni recenti ci siamo scostati dall'immagine di "Hulk distrugge! Hulk spacca tutto!".
In ogni caso, il Capo, se il personaggio venisse trattato trattato adeguatamente, potrebbe essere un nemico degno del gigante verde (dicotomia forza-intelligenza).
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