Una riscrittura di una saga nordica? O ci sarà qualche elemento più originale? Non lo sappiamo ancora. La Leggenda di Sigurd e Gudrun sta per essere pubblicata da HarperCollins. Si tratta di un poema, non di prosa: gli appassionati sono avvisati.
Quest'opera fu scritta da J.R.R. Tolkien prima de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli, e non è ambientata nella Terra di Mezzo, il che dovrebbe metterla al sicuro da qualsiasi ipotesi di rimaneggiamento. L'introduzione e il lavoro editoriale dell'opera è a cura di Christopher Tolkien, il figlio dello scrittore, che sfruttò gli appunti e i racconti della Terra di Mezzo (talvolta incompleti e contraddittori) per pubblicare diverse storie, a cominciare da quelle contenute nel Silmarillion (che fu dato alle stampe dopo la morte di Tolkien). Nel recuperare il lavoro del padre, Christopher ha dovuto compiere degli arrangiamenti, ma in questo caso, essendo la Leggenda di Sigurd e Gudrun un poema completo, non dovrebbero esserci interventi troppo invasivi.
Nella saga norvegese Sigurd è l'eroe che uccide il drago Fafnir e salva Brynhild, la donna che lo ama e che è rinchiusa in un cerchio di fuoco. Nel farlo Sigurd altera le sue sembianze par far credere che il salvatore di Brynhild sia Gunnar, a cui l'uomo vuol darla in moglie. Quanto a lui, sposerà invece la sorella di Gunnar, Gudrun. La gelosia di Brynhild per l'inganno ricevuto porterà a una conclusione tragica.
La saga esiste in diverse versioni e presso diversi popoli (Sigurd è il Siegfried dei Germani), bisogna però vedere se la versione di Tolkien presenterà delle differenze significative. Dopo il successo di vendite de I Figli di Hurin la casa editrice potrebbe sperare di trasformare un lavoro tolkieniano di tipo tradizionalmente letterario in un nuovo trionfo commerciale. In ogni caso però resta da vedere se abbia senso tradurre in italiano un'opera così particolare.
17 commenti
Aggiungi un commentoNon penso sia a fine di lucro; cosa mai dovrà farci con i soldi ora che ha passato gli 80? Boh
Darli ai figli?
Noo che strano! A me piacevano tantissimo, dopo aver letto il libro a volte lo aprivo solo per riguardare quelle e gli appendici con tutte le lettere elfiche o quant'altro ^^ Sono punti di vista.
Per l'uscita del nuovo anche io sono dubbiosa, spero che il figlio non comincerà a farne uscire così tanti rivisti da lui (e quindi senza la magia che sapeva metterci il padre) tanto da farci poi venire a noia tutto quanto. Anzi, per chi è fan è quasi impossibile, è una passione che non finirà mai; ma per i nuovi che vogliono avvicinarsi a questo genere sarà un pò dura quando vedranno questi doppi giochi di pubblicazione inedita/prendo i soldi
Se dovesse uscire in Italia ci penserei bene prima di correre a comprarlo, magari ne leggerei un pezzettino e lo analizzerei bene in una libreria di fiducia oppure in quelle dove puoi stare a leggere sul posto senza che ti dica niente nessuno (tipo la Feltrinelli al lato del Duomo di Milano).
Mi sembra una chicca questo poema. Ai limiti del kitsch pseudowagneriano.
Lo comprerò in originale, se lo troverò.
Credo che se mai uscirà in italiano aspetterò prima di comprarlo. I figli di Hurin non mi aveva entusiasmato in maniera particolare e mi associo al gruppo "Poesia? Canzoncina? No grazie".
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