Per la cronistoria di Triguna, il primo romanzo di Antonio Piras che revisione dopo revisione compie ormai dieci anni, dovrete aspettare il prossimo numero di Delos.

Sarà pubblicata infatti un'intervista con l'autore, che rivelerà alcuni retroscena della genesi del romanzo.

Chi meglio dello stesso Antonio, classe 1956, vincitore del premio Alien e responsabile della sezione narrativa di FantasyMagazine, può raccontarci di cosa parla il libro?

Il genere

E’ un romanzo di fantascienza, dicono. Io dico che è una commistione, con un’architettura fantascientifica, certo, ma con spunti decisamente esoterici (Le Roi du Monde di René Guénon e La Filosofia Spirituale di Shrii Shrii Anandamurti), con molti elementi e atmosfere fantasy e con una buona dose di onirico.

La struttura

Il romanzo è strutturato per quadri, con storie apparentemente separate che si intersecano e convergono, fino a costituire un’unica vicenda. Insomma, una trama a incastro, una sorta di puzzle che rivela il “disegno nascosto” solo dopo l’inserimento delle ultime tessere.

I protagonisti

Non c'è un vero e proprio protagonista: ogni personaggio (parlo dei principali) a suo modo e per il "compito" riservatogli assurge a ruolo di protagonista. Il finale chiarirà la ragione concettuale che giustifica questa impostazione.

L'ambientazione

La vicenda si svolge in un lontano futuro, che ci presenta una Terra martoriata dallo smog, dalla pioggia acida e dalle turbolenze atmosferiche. Niente più nazioni ma solo sterminate megalopoli che occupano territori modificati dall’innalzamento delle acque e dai planemoti. La megalopoli Mediterranea, campo d'azione della storia, copre più o meno il territorio della vecchia Italia. A causa della pioggia assassina, gli spazi aerei sono monopolio dei "dischi" schermati della Sicurezza, e ci si muove sul restante territorio peninsulare, diviso per Quadranti e Quartieri, tramite una rete ferroviaria metropolitana, con lo Splinter (supertreno schermato che collega in linea retta il nord al sud) oppure con cingolati. Indispensabili le bardature antipioggia, con i caschi a energia idrorepulsiva, le mascherine anti smog, ecc. Le coperture delle abitazioni sono catramate e anche i cingolati che si muovono allo scoperto (bella prospettiva, no?). Al di fuori della megalopoli, nelle zone razziali montane, sopravvivono gruppi di dissidenti, i Droves, perseguitati dal Governatorato che regge la megalopoli. Ma i guai chiamano guai, così ecco l'insorgere di una strana epidemia letargica, la sindrome della buonanotte, che si diffonde nelle megalopoli colpendo le giovani generazioni. Si fa riferimento a un nuovo calendario che ha sostituito il Gregoriano e che scaturisce dall'Unione delle Due Chiese, la Cattolica e l'Induista (lingua religiosa ufficiale, il sanscrito). E c'è, naturalmente, un Brahmapapa. La lingua utilizzata correntemente è il Globale che ha incamerato tutte le principali con preferenza per l'inglese. Mediterranea è guidata da un Governatore, Duropolso Blind, personaggio piuttosto singolare e decisamente nepotista, che fornisce alla storia l’elemento autoironico. C'è un motivo anche per i nomi bislacchi utilizzati.

Incuriositi? Non è tutto: all'indirizzo

http://www.fantasymagazine.it/racconti.php/15

potete leggere l'incipit e il primo capitolo di Triguna. Che aspettate a precipitarvi?

E' possibile acquistare il romanzo solo su Delos Store, www.delosstore.it.

Triguna

Fantascienza.com 7,

223 pagine

13,99 Euro (12,59 per i soci Delos Books).