Kung Fu Panda ha soffiato a Wall-E, prodotto da Disney/Pixar, il premio come miglior film animato agli Annie Awards, i riconoscimenti attribuiti ogni anno, dal 1972, dai membri della ASIFA-Hollywood (la sezione di Hollywood della "Association Internationale du Film d'Animation").
E’ dal 2001, quando a vincere fu Shrek, che la Dreamworks non otteneva l’ambito riconoscimento, che in genere è la Pixar ad aggiudicarsi.
Quest’anno, invece, la pellicola che ha per protagonista il panda Po (doppiato nella versione originale dal divertentissimo Jack Black), desideroso di essere iniziato alle arti marziali nonostante il fisico poco atletico, ha ricevuto ben 15 premi da parte dell’International Animated Film Society, nel corso della cerimonia tenutasi a Los Angeles.
Hanno riscosso un discreto successo anche i Segreti dei Cinque Cicloni, tie-in inserito nell’edizione home-video della pellicola e il gioco correlato prodotto dalla statunitense Activision.
Robot Chicken: Star Wars Episode II, della Adult Swim, è riuscito a guadagnarsi tre riconoscimenti, Avatar: The Last Airbender, della Nickelodeon, ne ha ottenuti due e Futurama: The Beast With a Billion Backs, della 20th Century Fox, ha vinto il premio speciale nella sezione home- video.
32 commenti
Aggiungi un commentoAllora era un mio ricordo erroneo Meglio no Non ne ero sicuro, felice di essere smentito
Tanto aspetto che arrivi perfino Hetalia sulla generalista
Più o meno confermi quel che dico. Un quarto di pubblico (diciamo così, per approssimazione) trova questo o quel film Pixar "eccessivamente" estremo nella scelta di fondo.
Cars non è affatto debole come film. Il punto è che - di base - se non hai la passione per le macchine, il film non ti scende giù più di tanto (beninteso, io non ce l'ho e anche a me il film gusta poco).
Tornassero a fare i "cartoni animati" invece che questi esperimenti cervellotici.
Sulla spettacolarità... non la riesco ad apprezzare mentre sbadiglio.
Originalità: è ricerca dell'originalità (relativamente parlando, eh? Sono sicuro che impegnandosi si riescono a trovare altri esempi) la scelta di fare una storia su una terra morente, una terra deserta, un protagonista praticamente unico e solo, non umano, una atmosfera silenziosa, un film molto (anche se non esclusivamente) basato sulle atmosfere. E sopratutto di farlo in un "cartone". La ricerca ostentata sta nelle scelte di soggetto.
Pixar sarà stata l'apripista dei lungometraggi in computer animation. Ma questo non basta più oggi. E lo sa. E cerca sempre di superarsi sul piano delle scelte di soggetto.
Se voglio degli sperimentalismi in una animazione me li vado a cercare fra quelli, molto più notevoli, delle produzioni brevi del "National FilmBoard of Canada".
Al cinema vorrei un film. Non un concetto.
Nemmeno a me pare che ci sia una ricerca estrema dell'originalità in questo film d'animazione o comunque non così fine a sè stessa da risultare determinante nell'orientamento del pubblico. Diciamo che Wall-e va più nella direzione di quella parte di pubblico che preferisce i film 'a più ampio respiro' piuttosto che in quella dell'azione concitata e della battuta pronta.
E' noto inoltre che tale suddivisione sia nell'universo l'espressione più alta ad oggi conosciuta del concetto di 50%...
Bisognerebbe davvero avviare un Comitato-se non una vera e propria ONG- per la salvaguardia e soprattutto la promozione di questa forma d' arte , ampiamente sottovalutata e bistrattata anche da una logica di diffusione a dir poco penosa, almeno quì in occidente. Basti pensare che perfino i lungometraggi d'animazione che hanno avuto l'onore di approdare alla Mostra del cinema di Venezia e alla Berlinale, non sono stati risparmiati dall'indifferenza o da un ipocrita apprezzamento blando, per la superficialità con cui si guarda a questa categoria; l'unico pregio venne riservato proprio a La Città Incantata di Miyazaki nel 2002, le cui premiazioni ( Orso d'oro e Oscar ) hanno costituito più che un precedente , un'eccezione che conferma la regola ,che vuole che opere di questo settore vengano inevitabilmente relegate all'oblìo o alla memoria sospirante di qualche minoritario appassionato ( a meno che non siano la Pixar e la Dreamworks a metterci la firma ). Capolavori della paternità di Miyazaki , S.Kon , Otomo, M.Oshi e comprimari ,anche europei, seppure hanno ricevuto una vaga attenzione ( al punto da non disdegnarne la distribuzione nelle nostrane, tardive e svendute sale!), hanno poi subìto il trattamento abituale : proiezione serale unica in capoluogo di provincia , giorno singolo infrasettimanale, sala 13 , sessantaquattro posti , schermo 3x6m( tanto hanno osato da queste parti per Il Castello Errante di Howl )...uno scempio.
Comunque sia , personalmente credo che Wall-e sia più meritevole per quanto concerne il livello contenutistico, che potrà sembrare retorico , ma non banale nelle soluzioni di sceneggiatura , di soggetto e di trama. Il Panda lo batte in simpatia, ma a questo punto, il plauso in materia si triplica per Madagascar , di gran lunga più sagace ( e più ammiccante )
Per favore non mischiamo Wall-E con Miyazaki per favore... quantunque ritorni sempre sugli stessi temi, c'è sempre qualcosa di nuovo...
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