Mariateresa Botta
Caccia selvaggia
di Redazione
venerdì 23 novembre 2018
Vlad si sentiva lucido. Troppo lucido. L’aria nella stanza si fece rossa. Udì un grido, seguito da molti altri. Il voivoda li ignorò, rapito dal riflesso che lo scherniva, talmente simile al proprio volto da mandarlo su tutte le furie. Macchie di caos. Lampi di figure in fuga. Aveva la gola in fiamme e le gengive gli bruciavano. Digrignò i denti e schiuse la bocca. Sentiva il bisogno di mordere, di affondarli… solo così avrebbe placato la sete. Solo così avrebbe sfogato la propria furia.
LeggiLe lame della luna di Charonne
di Redazione
martedì 25 settembre 2018
“Che cosa ho fatto? Ho levato le armi contro un dio… l’ho colpito vilmente alle spalle… per salvare un’assassina di dei e una sterminatrice di uomini. Perché? Perché?”
Leggi