Peter Jackson
Terry Brooks – Seconda parte
Terminiamo la nostra chiacchierata con Terry Brooks: la collaborazione con George Lucas, i suoi consigli e suggerimenti per i giovani scrittori e la risposta alla domanda: la saga di Shannara arriverà al cinema?
LeggiAmabili resti
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The Lovely Bones, USA, UK, Nuova Zelanda, 2009, Fantastico
di Peter Jackson con Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Stanley Tucci, Michael Imparioli, Saoirse Ronan
Da destra a sinistra, il tira e molla della critica italiana su J.R.R.Tolkien
Il Giornale e l'Unità tornano a occuparsi di una questione tutta italiana che ha poco a che spartire con l'autore del Signore degli Anelli
LeggiChi detesta il Cavaliere Oscuro?
Non è andata molto bene per il film di Nolan, 8 candidature, ma a parte quella di Heath Ledger, nessuna nelle categorie più prestigiose. Sulla base di alcune riflessioni pubblicate da SciFi Wire, aggiungiamo qualche considerazione in più.
LeggiAngelo Montanini
Angelo Montanini, il più noto illustratore italiano di Tolkien, si è prestato con grandissima disponibilità e simpatia a chiacchierare con noi di tante cose: il fantasy, le differenze e similitudini tra il mercato italiano e quello straniero, e molto altro ancora. In attesa di "Dreams&Gifts", la sua nuova mostra
LeggiInger Edelfeld
Come i più famosi colleghi Alan Lee e John Howe, Edelfeld ha contribuito a creare l'immaginario collettivo di Tolkien noto a tanti lettori
LeggiI draghi – Parte VI: fuoco e fiamme sul grande schermo
Dai meravigliosi reami della fantasia umana, sono arrivati grazie alle tecnologie digitali una gran quantità di draghi al cinema. E ancora tanti ne vedremo nei prossimi anni. Ecco i bestioni sputafuoco più famosi
LeggiKing Kong parla italiano 2
Intervista a Carlo Cosolo
LeggiKing Kong
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King Kong, , 2005, Fantastico
di Peter Jackson con Naomi Watts, Adrien Brody, Jack Black, Colin Hanks, Kyle Chandler, Thomas Kretschmann, Andy Serkis
Il fascino del mito e la magia dell’arte: Alan Lee
“Come illustratore, il mio intento non è di dettare come le cose dovrebbero apparire, ma servire la visione dell’autore e creare un’atmosfera, uno spazio tra le parole dove l’occhio e la mente possono vagare e immaginare da sè cosa accadrà poi.” Alan Lee
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