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Il vento di Novembre
Racconto di Salvatore Perillo
Non è per niente facile, da vivi, ridere della morte. La ragione è nota: risiede nell’assoluta, dolorosa incertezza del dopo. E’ dunque un'irrimediabile ignoranza a spaventare piuttosto che la consapevolezza di una terribile condizione. Da qui l’atavico desiderio di ghermire il segreto dell’immortalità. Ma forse la risposta è già nell’enunciazione dell’enigma, e c’è chi, come Jorge Luis Borges, ne insinua il sospetto: “Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte”.
LeggiCaniserpenti
Racconto di Luca Zaffini
Confucio era convinto che i morti dispongono di un’autorità che può essere invocata solo dai loro nobili discendenti. Il filofoso Mo Tzu, suo contemporaneo, sosteneva al contrario che gli spiriti sono agenti del cielo, custodi di una giustizia oggettiva e universale, e che hanno facoltà di compensare le manchevolezze della giustizia umana. Qui scopriamo che Confucio non era infallibile.
LeggiRichard Matheson
Una leggenda alla radio: lo storico incontro italiano con uno dei padri fondatori del fantastico moderno
LeggiBasilisco bel basilisco
Racconto di Emanuele Cappa
Capita a tutti. Almeno una volta nella vita, capita a tutti di pensare: quando rinasco voglio essere un cavallo, un’aquila, una pantera. E poi magari succede davvero. Solo che l’animale che la vostra anima si ritrova come vestito non è un cavallo, non è un’aquila e magari nemmeno una pantera. E questa non è cosa che capiti a tutti.
LeggiPiccoli consigli
Tempo fa, quando pensai a questa rubrica, valutai attentamente perché volevo scriverla, prima ancora di come volevo scriverla. Il perché e il come, dunque.Questa doverosa premessa è il nucleo di Un nuovo mondo, la filosofia – o più umilmente il pensiero – da cui essa nasce e a cui essa tende.
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