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I draghi – Parte VI: fuoco e fiamme sul grande schermo
Dai meravigliosi reami della fantasia umana, sono arrivati grazie alle tecnologie digitali una gran quantità di draghi al cinema. E ancora tanti ne vedremo nei prossimi anni. Ecco i bestioni sputafuoco più famosi
LeggiUn tè metafisico con Moony Witcher
Quattro chiacchiere con Moony Witcher, autrice della tetralogia per ragazzi Nina, la bambina della Sesta luna e del romanzo Geno e il sigillo nero di Madame Crikken
LeggiI draghi – Parte V: rettili dell'altro mondo
Nelle culture più lontane dalla nostra, nelle zone più remote della Terra, i draghi sono lì, rettiliformi e terribili, a volte vera rappresentazione del Bene, altre forieri di distruzione. Ma sempre guardati con grande rispetto
LeggiLettera a un Amico della Terra di Mezzo
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di Franco Manni
2006, Simonelli editore, 2006
Il dominio della regina
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di George R.R. Martin
A Feast for Crows: book four of a Song of Ice and Fire, 2005, Mondadori, 2006
Perché devono esistere i draghi
Vorrei assicurare tutti che un mio collega, docente di Scienze Naturali, mi ha confermato che i draghi non esistono né sono mai esistiti sulla faccia della Terra…
LeggiLa Toscana tra chimere, fantasmi, castelli e tesori nascosti
Un viaggio virtuale per le provincie toscane, alla scoperta di racconti e leggende dal sapore antico, ma che non hanno perso il loro fascino
LeggiQuando i Celti invasero Milano
Reportage semiserio di una bella giornata in compagnia di antiche dame e guerrieri, all'ombra della Madonnina. Con un leggero retrogusto fumé
LeggiLa Quintessenza di Darkover – 5. Volumi Smarriti
I volumi smarriti della Saga di Darkover: romanzi dimenticati, nascosti e perduti; ultime frontiere di un mondo fatto di carta e d’inchiostro
LeggiAmleto
E’ il re dell’empireo teatrale; sta al palcoscenico come Madame Bovary sta al romanzo, come Rossella O’Hara sta al cinema, come Topolino sta ai cartoons e frà Martino alla canzone. Possiamo dire che non si può immaginare che ne sarebbe stato della drammaturgia, se Shakespeare non l’avesse inventato; se non ci fosse stato quell’ “essere o non essere” citato spesso e spessissimo a sproposito
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