Andrea D'Angelo
I draghi di Earthsea
5 su 5
di Ursula K. Le Guin
Tehanu - The other wind, 2001, Editrice Nord, 2004
33. Buon viaggio 1
Fine.Infine la fine.“Un nuovo mondo” non ha altro da dirvi, né tanto meno il sottoscritto, che ha già scritto abbastanza consigli da starsi antipatico da solo.
Leggi32. Poco da dire
Ho pensato e ripensato a questo trentaduesimo capitolo; l’ho perfino scritto. Poi, però, l’ho cestinato. Detesto i riempitivi e come in un romanzo, in cui ogni scena deve far progredire la storia in qualche direzione, mi piace l’idea che “Un nuovo mondo” non contenga capitoli inutili.Niente da fare, dedicare interamente questo capitolo alla narrazione e ai dialoghi non ha senso.
Leggi31. La trama sfilacciata
Dopo numerosi scricchiolii, a questo punto con una serie di schianti casca il palco in modo rovinoso, signori. Generare la trama nell’atto stesso di scrivere la prima stesura è avventato: nel migliore dei casi il risultato sarà una trama sfilacciata, lacera. Non avrete altro modo di rammendarla che con delle toppe; vistose toppe.In poche parole: ideare una trama senza impegnarsi in una fase di ideazione è fallimentare, oltreché un controsenso.
Leggi30. Spessore o spontaneità?
Il titolo sembra un grido di vendetta, un coro di grida, le grida di tutti coloro i quali hanno letto con disgusto la mia rubrica sino a oggi, considerando il metodo qualcosa di sbagliato, di castrante per la creatività, di fondamentalmente antiartistico (sempre che considerino la scrittura un’arte… ché scrivere è un mestiere, credevi fosse così facile, sciocco emulo italiano dei miti d’oltreoceano?).
Leggi29. I blocchi dell'estro
Compreso che l’assenza dell’ideazione e della pianificazione è per me una cosa più dannosa che vantaggiosa, ora scenderò nello specifico per farvi capire come mai la penso così. Una cosa la posso anticipare: è per esperienza personale che non credo al “non-metodo”. Che poi io sia limitato…
Leggi28. Punto e a capo 1
Riparto dall’affermazione iniziale su ciò che sarà questa, più breve, seconda parte.«Credo sia importante non dar mai nulla per scontato e, sebbene estenuante, rimettersi in gioco di continuo. Proprio a partire da questo presupposto, in questa seconda parte tenterò di confutare quanto detto nella prima.»
Leggi27. Il cerchio 2
Chiudiamo il cerchio, dai. È una buona idea, chiuderlo. Poco importa sia imperfetto, ciò che conta è che prima o poi venga chiuso. E la chiusura del cerchio è la coerenza interna dell’opera, senza la quale avrete soltanto una linea spezzata curva e non la forma che volevate all’inizio.
Leggi26. La vita dei personaggi
Cos’è un romanzo senza una buona caratterizzazione dei personaggi? La mia risposta, per quanto strana vi potrà sembrare, è questa: non ci si può permettere di essere lacunosi proprio in ciò che dovremmo amare di più, ossia noi stessi.
LeggiIl signore della magia
4 su 5
di Raymond E. Feist
Magician, 1982, Editrice Nord, 2004